mercoledì 30 novembre 2011

Gnocchi de susini … no, de fichi

Gnocchi de susini … no, de fichi
È finito il periodo dei susini ma ne avevo una voglia pazzesca!!! Così ho pensato di trasformare la ricetta originale tipica della mia Regione in qualcosa di simile … tanto a me piacciono molto gli gnocchi più che il ripieno. ^_^ E dopo aver farcito gli gnocchi con mezzo fico, presa dal raptus, ho messo la qualunque là dentro: sperimentando ho messo prugne secche, albicocche secche, una composta di cachi (che arrivano direttamente dal giardino di mio padre) e uvetta californiana … ma quanto altro può andare? A piacere, tutto! E già mi sono venute altre idee dolci e salate. ^_^

Ingredienti per 10 gnocchi
- 600g di patate
- 150g di farina di kamut integrale (da valutare secondo la consistenza dell’impasto)
- sale
- pane grattugiato di kamut
- 3c di fruttosio
- cannella
- 6c di burro di soia
- 1 fico
- 1 caco
- 2 prugne secche
- 2 albicocche secche
- 4 chicchi di uvetta californiana

Per prima cosa lessate le patate e mettete in ammollo in acqua tiepida la frutta secca. Quando le patate sono pronte pelatele, schiacciatele con la forchetta o con lo schiacciapatate, aggiungete 2 cucchiaini di burro, il sale e lasciate raffreddare. Nel frattempo pelate il fico e mettete da parte. Insaporite tutta la frutta secca con un sughetto fatto con 1c di burro, ½c di fruttosio, un pizzico di cannella e ½c di pane grattugiato. Quindi pelate il caco e riducetelo in padella con un altro cucchiaino di burro, ½c di fruttosio, un pizzico di cannella e ½c di pane grattugiato. Mettete da parte e tornate alle patate: aggiungete la farina setacciata, mescolate ed impastate fino ad ottenere un impasto morbido, componete un grande cilindro di cui taglierete delle fette di 1cm circa, lo appiattite sul palmo della mano e mettete dentro ½ fico.
Gnocchi de susini … no, de fichi
Gnocchi de susini … no, de fichi
Chiudete bene e rotolatelo a formare una pallina (ricordatevi di sporcarvi le mani con la farina per non far attaccare gli gnocchi).
Gnocchi de susini … no, de fichi
Ripetete anche mettendo dentro 1c di composta di caco per ogni gnocco, poi un’albicocca, una prugna e 2 chicchi d’uva per gnocco per arrivare a formarne 10. Avanzerà un po’ di impasto così l’indomani potete cucinare anche gli gnocchi salati. ^_^
Gnocchi de susini … no, de fichi
Ora preparate il sugo per l’impiattamento: 2c di burro, 2c di fruttosio, della cannella, 1c di pane grattugiato. Versate 2 o 3 gnocchi alla volta in abbondante acqua leggermente salata, appena salgono (2-3 minuti) raccoglieteli con la spumarola e passateli dentro il sughetto, appoggiateli sul piatto da portata, versategli sopra ancora un po’ di sughetto ed un pizzico di pane grattugiato, servite e mangiateli caldi.
Gnocchi de susini … no, de fichi
Gnocchi de susini … no, de fichi
 Gnocchi de susini … no, de fichi
Gnocchi de susini … no, de fichi
 Gnocchi de susini … no, de fichi
Questo piatto viene servito sia come primo, sia come piatto unico, sia come dolce. Io l’ho voluto proporre come dolce e la quantità di zucchero o fruttosio va messa a proprio gusto.
Attenzione: danno assuefazione :)))

(ricordo che per le dosi c = cucchiaino e C = Cucchiaio)

Con questa ricetta partecipo al mio primo contest


domenica 27 novembre 2011

Rotolini e stringhe

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Degli sfiziosi antipastini che spesso faccio nei diversi buffet perché sono carini da vedere, facili da fare e buoni da gustare. Alcune idee le ho avute io altre le ho raccolte dalla rete o dalla tv … è passato talmente tanto tempo dalla prima volta che non lo ricordo più. ^_^

Ingredienti
- 4 confezioni di pane vegan per tramezzini (quello rettangolare, senza crosta)

Rotolini con la crema ai funghi
- funghi
- scalogno
- sale
- pepe
- aglio in polvere
- olio evo

Rotolini con la crema alle olive
- tofu autoprodotto
- olive taggiasche
- sale
- pepe

Stringa con la crema viola
- tofu autoprodotto
- cavolo rosso
- scalogno
- sale
- pepe
- noce moscata
- olio evo

Stringa composta
- tofu autoprodotto
- pomodori secchi
- sale
- pepe
- paprika
- olive nere
- olive verdi
- capperi
- cetriolini

Rotolini con la crema ai funghi
Pulite e cucinate i funghi con lo scalogno ed un filo d’acqua da aggiungere man mano che si asciuga. A fine cottura aggiungete sale, pepe e aglio in polvere. Frullate tutto aggiungendo un filo d’olio. Prendete i rettangoli di pane per tramezzini e stendeteli con il mattarello per ridurre l’altezza ed agevolare il confezionamento. Spalmate la salsa di funghi ed arrotolate per il verso corto stringendo bene in modo che si formi un rotolino bello compatto. Avvolgete nella pellicola trasparente e mettete in frigo per un paio d’ore per dare modo che il rotolino mantenga la forma anche dopo aver tolto la pellicola. Quindi togliete la pellicola e tagliate dei rotolini di 1 cm di spessore. Voilà ^_^

Rotolini con la crema alle olive
Frullate tutti gli ingredienti e spalmate la crema nel pane e confezionate i rotolini come indicato sopra. Questa crema può essere fatta anche soltanto con le olive, frullate a lungo.
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Stringa con la salsa viola
Pulite il cavolo, tagliatelo a fettine sottili e mettetelo in padella con lo scalogno, aggiungete dell’acqua e lasciate stufare fino a cottura ultimata, quindi aggiungete le spezie e frullate con il tofu, aggiungendo un filo d’olio. Stendete con il mattarello 5 rettangoli di pane, spalmate la crema sulle 4 sfoglie di pane per tramezzini, chiudete con la 5°. Schiacciate bene, avvolgete con la pellicola o mettete un peso sopra, lasciate in frigo per un paio d’ore per far prendere la forma, quindi tagliate delle fette di 1 cm. Fatto! ^_^

Stringa composta
Frullate il tofu con i pomodori secchi e le spezie per ottenete la crema. Stendete con il mattarello 5 rettangoli di pane per tramezzini, tagliate a metà le olive ed a fette nel verso della lunghezza i cetriolini. Spalmate la crema su un rettangolo quindi disponete, per il verso della lunghezza, una fila di olive verdi, una di capperi ed una di olive nere equidistanti. Appoggiate sopra una fetta di pane, spalmate la crema e disponete una fila di capperi, una di olive nere ed una di cetriolini. Continuate così sempre slittando le file di verdurine fino a completamento. Mettete in frigo con un peso sopra. Dopo un paio d’ore tagliate a fette e servite.
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Potete sbizzarrirvi con qualunque tipo di salsa, quella viola è molto coreografica per il colore molto forte, ma vanno bene tutte, se sono buone! ^_^

venerdì 25 novembre 2011

Torta d'arancia

Torta d'arancia
La prima volta che ho fatto questa torta è stato circa un paio d’anni fa e da allora la faccio molto spesso: io adoro le arance e una spremuta ogni mattina non me la leva nessuno. La cosa che mi piace di più di questa torta è che, avendo il succo d’arance come unico liquido, il risultato finale è veramente molto “arancioso”, soffice, morbida e gustosissima!!! Se anche a voi piacciono le arance non potete non provare questa delizia!

Ingredienti per una minitorta di 15cm di diametro
- 45g di burro di soia
- 55g di zucchero di canna
- 100g di farina di kamut
- 25g di fecola di patate
- 8g di lievito naturale
- 1 arancia (o più a seconda della grandezza)

Per la glassa
- ½ arancia
- 1C di zucchero di canna
Torta d'arancia
In una terrina mescolate il burro con lo zucchero. Aggiungete la scorza grattugiata di un’arancia ed il suo succo (circa 130g). A parte setacciate la farina con la fecola ed il lievito. Mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto liscio e senza grumi. Verificate comunque la quantità di farina con quella di spremuta ed ottenete una densità media. Versate nella tortiera foderata con carta forno ed infornate per 30’ a 180°. Una volta raffreddata spennellate con una glassa fatta addensando il succo di ½ arancia con lo zucchero oppure con sciroppo d’acero.
Torta d'arancia

(ricordo che per le dosi c = cucchiaino e C = Cucchiaio)

giovedì 24 novembre 2011

Torta di miglio

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Paola e Fiorella sono le due responsabili di una cooperativa sociale di Borghetto Vara (SP), la Cooperativa Gulliver che si prende cura di anziani, disabili e bambini. Con l’alluvione le due case-famiglia dove stavano i bambini hanno subito gravi danni ed ora non hanno un posto dove stare. Con questa ricetta do il mio piccolo contributo: la mia ricetta farà parte di una raccolta per Natale che verrà stampata e distribuita per raccogliere dei fondi, grazie alla fantastica idea di Patrizia di “La Melagranata”.
Se potete date anche voi il vostro contributo, partecipate con una ricetta, anche se non avete il blog, oppure fate un bonifico.
Ingredienti
- 280g di miglio
- farina di ceci
- acqua
- sale
- pepe
- aglio in polvere
- noce moscata
- olio evo
- pane grattugiato di kamut

Per la decorazione
- olive taggiasche
- carote
- fagiolini

Cucinate il miglio facendolo bollire per 5’ e poi sobbollire per altri 10’, scolate e aggiungete la pastella di farina di ceci mescolata con l’acqua e le spezie. Mescolate, aggiungete un po’ d’olio e versate in una teglia oliata. Cospargete con del pane grattugiato di kamut ed informate al centro del forno a 180° per 40’ circa, alla fine verificate la cottura sotto e fatelo dorare sopra con il grill. A decorazione usate le olive per orecchie, dei pezzetti di carote per naso e occhi ed i fagiolini per vibrisse del gatto.

mercoledì 23 novembre 2011

Ravenna e la cena Vegan Beach

Quest'estate ci sono stati i Mondiali di Beach Soccer a Ravenna e sabato è stato il momento di ritrovarci tutti, o quasi, noi AE che abbiamo aiutato l'organizzazione dell'evento. Grazie alla sensibilità di Michele (che però non è veg) per una sera 23 adulti e 2 bambini hanno mangiato completamente vegan, un buffet preparato da me nella cucina della mitica Anna Elisa.
Il menù:
Rotolini di funghi, sandwich di tofu alle olive, pasticcio di kamut zucchine e soia, pasticcio di farro noci e soia.
Couscous ananas e pinoli, strudel di radicchio e tofu, torta spinaci e ricotta veg, farfrittata patate e carote.
Torta di arance, cuoricini di veghella, nocciolini, tiramisù e cioccamisù.
Nell'immagine vedete anche un regalino ricevuto ^____^.
Ringrazio Michele per aver dimostrato interesse verso la cucina cruelty free ed aver creduto in me, Anna Elisa per avermi assistito ed aiutato in cucina e tutti quanti per i meravigliosi regali e soprattutto per le preziose opinioni.

Per alcuni gli ingredienti erano sconosciuti, altri li avevano già provati, nessuno di loro è vegan o vegetariano ma tutti hanno apprezzato, anche se non so quanto o se questo cambierà anche solo in parte le loro scelte alimentari future. Ma ho dimostrato che si può mangiare di gusto senza far soffrire nessun animale!!! Qualcuno potrebbe dire che occorre rinunciare a qualcosa...io ragiono al contrario: guadagno in amore, vita, salute per me, per il pianeta e per gli animali che, felici, non devono vivere una vita misera, soffrire e morire solo per soddisfare il nostro palato.

Presto pubblicherò tutte le ricette, che poi linkerò ^_^

martedì 22 novembre 2011

Pasta Carlofortina carciofi e panna

Sono arrivati i carciofi!!! E non ho resistito alla tentazione … trovati già puliti al mercato non potevo non prenderli!
È chiamato pasticcio un mix di alcuni dei tipi di pasta di Carloforte, nell’Isola di San Pietro in Sardegna, pasta in realtà tipica sarda e di Pegli (GE) perché l'isola fu colonizzata dal popolo pegliese. Si tratta di orecchiette sarde, cassulli e trofiette fatte con grano duro.

Ingredienti per 2 persone
- 140g di pasta Carlofortina
- 4 carciofi
- ½ scalogno
- olio evo
- panna di soia
- lievito alimentare in scaglie

Mettete a scaldare l’acqua per la pasta. Intanto tagliate in 6 o 8 spicchi i carciofi puliti ^_^ oppure puliteli. In tal caso badate bene di mettervi dei guanti altrimenti vi resteranno tutte le mani nere oppure sporcatevi le mani con il succo di limone che evita l’ossidazione degli alimenti e quindi l’annerimento. Togliete le foglie esterne più dure e lasciate i carciofi in acqua e limone intanto che pulite gli altri, così non si anneriscono. Quando li tagliate a spicchi verificate che nel centro non ci sia la barbetta e che le foglie non pungano altrimenti toglietele. Mettete in padella i carciofi con lo scalogno tagliato a cubettini ed un filo d’olio. Aggiungete un po’ d’acqua man mano che evapora, fino a cottura. Nel frattempo avrete buttato la pasta nell’acqua salata. Scolatela e versatela dentro la padella con i carciofi, aggiungete la panna di soia, saltate ancora qualche istante in padella, quindi impiattate e spolverate con il lievito alimentare in scaglie.

domenica 20 novembre 2011

Cuoricini sfiziosi

Cuoricini sfiziosi
Oggi rientro dal Ravennate dove ieri ho spadellato tutto il giorno per una trentina di onnivori: ho fatto provare loro la bontà di un buffet completamente vegan. ^_^

Presto vi metto il menù, ora sono stanca e vado a nanna, intanto una ricetta velocissima perché voglio comunque darvi un’idea sfiziosa per le occasioni in cui non avete molto tempo, magari perché gli amici vi avvisano all’ultimo momento che passano a bere un tè da voi.

Ingredienti per 15 cuoricini circa
- una confezione di pasta sfoglia vegan
- mostarda piccante di pera
- mostarda piccante di frutti rossi

Semplice semplice: srotolate la pasta sfoglia, spalmate sopra uno strato sottile di mostarda, quindi ripiegate i due lati più lunghi del rettangolo verso il centro. Ora di nuovo ripiegate i lati lunghi verso il centro. Tagliate delle fette di 1 cm di larghezza che chiuderete in due per formare il cuore. Adagiate i cuori su una teglia con la carta da forno ed infornateli a forno già caldo a 180° per 15-20’ (verificate sempre la cottura non si devono scurire troppo). Lasciate raffreddare giusto 5 minuti e poi sono pronti per essere addentati. ^_^

venerdì 18 novembre 2011

Hummus di cannellini

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Avete presente l’hummus? Quella favolosa prelibatezza araba con i ceci? Ecco sostituite i ceci con i fagioli cannellini ed aggiungete qualche spezia decidendo il sapore man mano che questa crema si forma, otterrete così un antipasto improvvisato alla Ale!

Ingredienti per 2 persone
- 100g di fagioli cannellini secchi
- 1c di miso
- ½ limone
- 1C tahina
- 1C senape
- sale
- pepe bianco
- aglio in polvere
- maggiorana

Lessate i cannellini in acqua, gli ultimi 10 minuti aggiungete un cucchiaino di miso (non serve salare visto che il miso è bello saporito). Quando pronti mettete i fagioli in un frullatore (non buttate via l’acqua di cottura) aggiungete il succo di limone e tutti gli altri ingredienti e frullate fino ad ottenere una crema fluida. Aiutatevi aggiungendo un filo d’acqua di cottura nel caso la crema sia troppo densa. Aggiustate di sale e spezie.

L’acqua di cottura dei cannellini con il miso riutilizzatela per le cotture di verdure o di altre pietanze, è saporita e darà un tocco in più ai vostri piatti. ^_^

Se usate i fagioli in scatola invece di quelli secchi usate un po’ di liquido di conserva, anche se non dovrebbe servire, o un filo d’acqua.

Con questa crema ho fatto dei fantastici sandwich d’antipasto, con pomodorini e cetriolini.

(ricordo che per le dosi c = cucchiaino e C = Cucchiaio)

giovedì 17 novembre 2011

Vegrino

Formaggio mon amour … formaggio non formaggio … formaggio vegetale … mmm che delizia!!!
Da Vegetariana, prima di diventare Vegan, mangiavo tantissimo formaggio, perché mi piaceva tanto. Così, appena diventata Vegan, ho cercato dei sostituti, per lo meno per placare la mente e le abitudini. Ed ho scoperto che ce ne sono di diversi, fatti con metodi diversi, utilizzando diversi ingredienti. Quello che presento qui è la “bella copia” del caprino, da qui Veg(cap)rino. ^_^

Ingredienti per 250 grammi
- 500g di yogurt di soia
- ½ limone
- sale
- 3C di lievito alimentare in scaglie

Questa è la versione base ed anche questa viene fatta in modi diversi … io la preferisco così.
Mescolate tutti gli ingredienti e mettete il composto dentro uno scolapasta foderato con un telo. Con questo si permette allo yogurt di perdere il siero, quindi sotto va messo un recipiente per raccoglierlo. Riponete in frigo per un periodo che varia da 1 a 3 giorni a seconda della consistenza voluta e di quella iniziale dello yogurt. Altre versioni consigliano di aggiungere limone, sale e lievito alla fine ma, oltre ad essere più difficile se il composto viene lasciato addensare molto, mettere subito quegli ingredienti accelera notevolmente i tempi. Consiglio un giorno per formaggi da spalmare, anche per fare la cheesecake, mentre “stagionature” più lunghe per avere un prodotto da forno, da ripieni, da insalate (tipo feta), con sapori più decisi. A questa versione base si possono aggiungere tutti gli aromi preferiti e sperimentare così diversi sapori. Seguiranno tutte le mie creazioni con questa meravigliosa invenzione!
Qui è nella versione base con un contorno di radicchio rosso passato in padella con del burro di soia in modo da ottenere una combinazione dolce-amaro molto interessante. Spero vi piaccia quanto piace a me! ^_^

(ricordo che per le dosi c = cucchiaino e C = Cucchiaio)

Aggiornamento: chiamo vegrino in generale lo yogurt di soia colato, anche senza aver aggiunto limone, sale e lievito. Uso il vegrino per fare tantissime preparazioni, da quelle dolci a quelle salate, cotte e crude, spesso colo lo yogurt da solo e poi decido cosa farne aggiungendoci del dolcificante o degli ingredienti salati. Quindi quando chiamo vegrino l'ingrediente può essere anche semplice yogurt colato, chiamato anche labne (preparazione che si fa con lo yogurt animale).


mercoledì 16 novembre 2011

Crostatina alle pere

Crostatina alle pere
Avevo fatto le prove di un dolce natalizio che presto pubblicherò, mi era avanzata della pasta brisè e stava seccandosi in frigo, quindi ho inventato qualcosa al volo. Ne è nata una crostatina morbida e gustosa. ^_^

Ingredienti per 2 crostatine
- ½ confezione di pasta brisè vegan
- 1 pera
- 1 manciata di uva sultanina cilena
- 1C di burro di soia
- 2C di brandy
- ½ bicchiere di farina di kamut integrale
- ½ bicchiere di latte di soia
- 1C di zucchero di canna
- cannella
Crostatina alle pere
Stendete la pasta brisè in due formine foderate con la carta da forno. Tagliate a fettine la pera senza buccia e versatela in padella con l’uva, il burro ed il brandy. Cucinate per qualche minuto finché si forma un bel sughetto con il burro sciolto e l’acqua delle pere. Quindi versate il composto nelle due formine. Ora fate una pastella con la farina, il latte, lo zucchero e la cannella e versatela sopra le pere, in modo da coprirle. Mettete in forno per 30’ a 180° e comunque finché la crostatina assume un bel colore ambrato. Verificate la cottura anche sotto.
Crostatina alle pere
(ricordo che per le dosi c = cucchiaino e C = Cucchiaio)

martedì 15 novembre 2011

Straccetti di soia e funghi

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Un secondo velocissimo da preparare, molto proteico e gustosissimo!

Ingredienti per 2 persone
- 50g di soia disidratata
- 100g di funghi misti
- ½ scalogno
- olio evo
- tamari
- semi di sesamo

Preparate i funghi cucinandoli con lo scalogno tagliato fino in padella antiaderente aggiungendo un filo d’acqua man mano che si asciuga fino a cottura ultimata.

Tostate dei semi di sesamo e mettete da parte.

Reidratate la soia secondo le istruzioni sulla confezione, solitamente o si lascia in ammollo o si cuoce in acqua bollente, quindi strizzatela togliendo più acqua possibile e mettetela in padella con un filo d’olio. Quando la soia si è rosolata bene aggiungete la salsa tamari. La quantità va a discrezione, in base al gusto, ma deve colorare completamente la soia. Nel caso ne versiate troppa alzate il fuoco e schiacciate la soia con la forchetta in modo che evapori completamente. Aggiungete i funghi ed i semi di sesamo, mescolate bene, quindi impiattate e gustate.

domenica 13 novembre 2011

Antipasto superenergetico

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Croccante e pieno di supernutrienti per cominciare un pasto in modo sano, gustoso ed energico! Con una ricetta velocissima e facilissima.

Ingredienti per 2 persone
- 50g di germogli di soia autoprodotti
- 20g di semi di girasole
- 20g di semi di zucca
- 20g di semi di lino dorati
- olio evo
- limone
- sale

Niente di più facile: mescolate tutti gli ingredienti, condite e gustate.

Nutrienti dei germogli si soia (soia verde o fagiolo mung): appena si sviluppa il germoglio si attivano gli enzimi, che fanno crescere la piantina. Fintanto che resta di un paio di centimetri mantiene un’altissima concentrazione di elementi nutritivi, che poi perde nella crescita (gli servono appunto per crescere). Così i germogli danno, a chi li consuma, una grande energia. In particolare quelli della soia aiutano ad abbassare il colesterolo, a regolare la pressione arteriosa, drenano liquidi e tossine, tonificano i muscoli, stimolano il metabolismo. Sono i più digeribili e ne bastano 15-30g a pasto per avere tutti i nutrienti.

Nutrienti nei semi di zucca: esercitano un’azione protettrice delle membrane cellulari e antiossidante, hanno un alto contenuto proteine (18.7%).

Nutrienti nei semi di girasole: contiene diversi oligoelementi, minerali e vitamine, presenti i fenoli che aiutano a prevenire tumori e arteriosclerosi e proteine (20-28%).

Nutrienti nei semi di lino: mentre gli Omega6 sono presenti in molti alimenti (ad esempio l’olio d’oliva), gli Omega3 sono presenti principalmente nei pesci e nelle alghe. Ma oltre al fatto che nei pesci troviamo solo 2 dei 3 acidi grassi (Epa e Dha, Ala è solo di origine vegetale) il contenuto in grammi ogni 100 non supera i 2 nel pesce che ne contiene di più (il salmone), mentre nel mondo vegetale, oltre a trovare tutti e 3 i grassi, le cifre sono altissime: 57g ogni 100 nell’olio di semi di lino, 17g nei semi di lino, 6,2g nelle noci, 5g nei semi di zucca, ecc. Inoltre i semi di lino aiutano a prevenire i tumori, proteggono l’apparato cardiovascolare, riducendo il rischio d’infarto, in gravidanza aiutano il formarsi della corteccia celebrale.

giovedì 10 novembre 2011

La Bobba

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Dalla mia vacanza estiva a Carloforte, in Sardegna, sono tornata con tante ricette buonissime: a parte il pesce, hanno tanti buoni piatti tipici, ma non tipici sardi … in realtà gli abitanti di Carloforte sono originari di Pegli (GE) e, rientrando da Tabarka, un’isola tunisina, nel 1738 arrivarono nell’isola di San Pietro e qui si fermarono. Così troviamo un mix di piatti liguri e tunisini, ottimo connubio ^_^. La Bobba è una minestra squisita, oltre ad una spiaggia molto “in” dell’isola.

Ingredienti per 2 persone
- 50g di fave decorticate
- 1 scalogno
- 2 carote
- 2 zucchine
- sale
- pepe
- aglio in polvere
- semi di zucca
- olio EVO

Lasciate in ammollo le fave tutta la notte, quindi bollitele in acqua a fuoco lento. A metà cottura unite scalogno, zucchine e carote tagliate fine e terminate la cottura. A fine cottura condite con le spezie, frullate grossolanamente, lasciando dei pezzi interi in modo che la minestra resti morbida ma non densa. A parte tostate leggermente dei semi di zucca da versare subito sopra la minestra (il mio tocco personale) con un goccio d’olio.
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Questa minestra si presta a diverse variazioni: questa sopra infatti ha solo le carote ed il mio tocco personale sono dei semi di sesamo tostati. A vostro gradimento potete aggiungere cipolla rossa, sedano, spinaci o la verdura che preferite!


mercoledì 9 novembre 2011

Purè morbido e verdure

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Una ricetta semplicissima, veloce e … non esattamente dietetica. Un contorno goloso, morbido e cremoso, una rivisitazione del purè, in versione veg ed in versione Ale :)

Ingredienti per 2 persone
- 2 grandi patate
- panna di soia
- sale
- pepe bianco
- aglio in polvere
- 1C burro di soia
- ½ scatoletta di mais dolce
- 2 zucchine
- olio

Per preparare il purè lessate le patate (meglio intere, se non avete tempo pelatele e tagliatele a cubetti), quando pronte scolate e versatele in un contenitore a bordi alti, prendete un frullatore ad immersione e frullate. Aggiungete il burro di soia, le spezie e una quantità di panna di soia fino ad ottenere la fluidità che preferite.

Per preparare le verdure tagliate le zucchine a rondelle e versatele in un tegame con un filo d’olio finché non si rosolano, quindi continuate la cottura aggiungendo giusto un filo d’acqua per non farle attaccare, poco prima di essere pronte speziate, aggiungete la panna di soia, il mais e cucinate ancora un paio di minuti.

Infine impiattate con un coppapasta tondo il purè nel centro del piatto e disponete intorno e sopra le verdurine.

(ricordo che per le dosi c = cucchiaino e C = Cucchiaio)

martedì 8 novembre 2011

Tofu autoprodotto


Come il latte di soia, anche il tofu si può fare a casa, anzi, è ancora più facile! Il risparmio è notevole, ci vuole pochissimo tempo e si può usare anche il latte acquistato.

Ingredienti per 100 grammi
- 1lt di latte di soia
- 5g di nigari

Se usate la soia gialla non serve lasciarla in ammollo per 24 ore, bastano 12 ore, visto che avrà modo di cucinarsi e di bollire più volte. Infatti dopo aver fatto il latte con la solita procedura, oppure con il latte comprato, portate a bollore e poi versate dentro il nigari sciolto in mezzo bicchiere di acqua calda. Lasciate riposare per una ventina di minuti, quindi versate il contenuto in un colino foderato con un telo e lasciate colare tutto il siero, strizzate bene e mettete nel contenitore voluto, anche se l’ideale sarebbe versarlo direttamente nel contenitore apposito (che gli fa assumere al tofu la sua forma caratteristica a blocco) e pressare affinché esca il siero.

Questa è la versione base. Più “asciugate” il tofu pressando e lasciando colare il siero, più viene compatto. La consistenza dipende molto anche dal “caglio” utilizzato. Se compatto (come quello che si compra, per intenderci) si può tagliare a fette e cucinare alla griglia, al vapore, friggere, stufare, affumicare, marinare con i condimenti voluti, tagliare a cubetti e aggiungere alle insalate o minestre, ecc. Si può utilizzare sia nella ricette salate sia in quelle dolci.
Il prodotto nella foto l’ho versato in una ricottiera e lasciato scolare poco perché mi serviva per fare la crema di tofu, spalmabile, alla quale si aggiungono i condimenti oltre ai pomodori secchi o olive greche, funghi, noci o qualunque altro ingrediente desideriate.
In ogni caso ricordate che se non siete abituati a mangiarlo, è preferibile condirlo, visto che il tofu è inodore ed insapore e prende i profumi ed il gusto degli aromi con i quali lo mescolate o condite: aggiungete un filo d’olio, del sale, magari anche del lievito alimentare in scaglie (per dargli un gusto formaggioso) e tutti gli ingredienti voluti, così prenderà un gusto più gradevole al vostro palato. Volendo si può anche aromatizzare, mescolando al latte tutti gli aromi voluti, prima della cagliatura.
Il tofu bello compatto lo potete conservare nell’acqua, da cambiare ogni giorno, quello spalmabile tenetelo in un contenitore chiuso bene. Se fatto in casa, non avendo conservanti, dura alcuni giorni, se sentite un odore acido o vedete la muffa va ovviamente buttato (essendo inodore già sentire un odore non è buon segno). Si può anche congelare, nel caso quando lo scongelate, spremetelo dal liquido formatosi all’interno.
Il nigari è composto principalmente da cloruro di magnesio, si estrae dall’acqua marina e viene utilizzato nella cucina giapponese per cagliare il latte di soia e produrre il tofu. Nella cucina cinese viene utilizzato maggiormente il solfato di calcio o cloruro di calcio. Il nigari si trova nei negozi bio ed ha le sembianze delle scaglie di cristallo.

Aggiornamento giugno 2013: questa ricetta partecipa alla raccolta di Salutiamoci sul tofu, ospitata per l'occasione dall'amica blogger Lo di Galline 2ndlife.

domenica 6 novembre 2011

Cupcake alla banana

Cupcake alla banana

I cupcake sono nati in America, dal desiderio di avere delle torte monoporzioni. Si differenziano dai muffin sembra per le dimensioni (i muffin sono più grandi), per il metodo di lavorazione (i cupcake prima mescolano burro e zucchero, poi via via tutti gli altri ingredienti, i muffin mescolano tutti i liquidi da una parte e gli umidi dall’altra per poi unire il tutto, con una consistenza diversa) e perché i muffin sono considerati dei pani, i cupcake delle torte mini.

Ingredienti per 6 cupcake
- 65g di burro di soia
- 75g di zucchero di canna
- una banana
- scorza di ½ limone
- 1c di semi di lino
- 30g di farina di manitoba
- 40g di farina di kamut integrale
- 40g di fecola di patate
- 5g di lievito
- gocce di cioccolato

Questo impasto è stato fatto con 2 sostituti delle uova: uno è la banana (che poi io ho fatto diventare il principale ingrediente), basta aggiungerne un po’ all’impasto per renderlo più morbido e per legare bene tutti gli ingredienti. Unico inconveniente è che poi si sente il gusto di banana, quindi scegliete bene gli ingredienti ai quali associarla. L’altro sostituto sono i semi di lino, che opportunamente lavorati e “montati” legano gli ingredienti e rendono morbido l’impasto.

Quindi prima cosa da fare è preparare le “uova”: va messo un cucchiaino di semi di lino e 2 di acqua, si porta ad ebollizione, si spegne e si lascia una decina di minuti a far formare il collante. Poi si frulla il tutto e si versa nell’impasto. Io per agevolarmi ho frullato i semi prima e tengo un contenitore dentro il frigo sempre pronto, quando mi serve metto semplicemente i semi tritati nell’acqua bollente.
Cupcake alla banana
Lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto morbido, aggiungete la scorza di limone grattugiato e la banana, schiacciatela con la forchetta e mescolate bene. Aggiungete la farina setacciata, la fecola ed il lievito, mescolate, aggiungete le “uova” e mescolate ancora fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Se dovesse essere troppo denso aggiungete ancora dell’acqua. Infine mettete tutte le gocce di cioccolato che volete, versate nei pirottini ed infornate a forno caldo a 170-180° per 20’.

(ricordo che per le dosi c = cucchiaino e C = Cucchiaio)

sabato 5 novembre 2011

Serata Vegana presso l'Associazione Tékne - Relazione


Ieri sera c'è stata la serata Vegana organizzata presso l'Associazione Tékne...che dire...è stata un vero successo!!!
Innanzi tutto ringrazio immensamente le "padrone di casa" Eva e Martina per aver organizzato l'evento e per essere splendide come sono!
In secondo luogo ringrazio tutti i partecipanti! Erano previste una ventina di persone, invece ci siamo ritrovati in 35! E già questo è un bel segno. Poi mi hanno ascoltato attentamente, si sono dimostrati curiosi nel capire e nello scoprire, sono stati molto sensibili, si sono interessati a questa scelta e mi hanno mandato tanta energia positiva!
Abbiamo parlato della scelta etica e dell'amore per gli animali, delle conseguenze sulla salute del mangiare carne e del suo impatto ambientale, sociale ed economico. Quindi i partecipanti hanno gustato degli assaggini che ho preparato per l'occasione, mentre descrivevo i nutrienti degli alimenti ed i metodi di preparazione. In particolare c'era la farfrittata di patate e carote (questa volta cotta al forno invece che in padella), lo strudel di radicchio rosso e tofu, i tramezzini di crema di tofu (autoprodotto, presto posterò la facile ricetta, non temete! ^_^ ) con pomodori secchi e con olive greche ed infine dei cupcake alla banana con glassa al formaggio vegrino (anche questa ricetta arriverà presto) al cocco e cacao. Non ho sentito tutti i commenti ma sembravano gradire :))).
Io mi sono divertita ed appassionata a parlare di una cosa a cui tengo moltissimo, quindi ancora grazie, grazie, grazie!
La prossima settimana partiranno i corsi di cucina vegan, quindi chi è interessato a partecipare, può già mandarmi una mail per avvisarmi di voler ricevere le informazioni.
Un grande abbraccio a chi ieri c'era, a chi non è potuto venire e c'era con il pensiero e a tutti gli altri. ^_^


Per chi fosse interessato a scoprire l'Associazione Tékne, la trovate su Facebook a questo link: http://www.facebook.com/pages/Associazione-T%C3%A9kne/242900493512?ref=ts

Gli appuntamenti di questo mese sono:
- domenica 13 novembre: Gli Déi come archetipi -energie maschili e femminili
- venerdì 18 novembre: YogaTeatroDInotte
- sabato 19 novembre: Workshop di metodo Feldenkrais®










giovedì 3 novembre 2011

Pasticcio verde


Eccoci con una teglia di godurioso pasticcio, con la crosticina sopra, con la pasta alla spirulina. La spirulina è un’alga ed è utilissima per la vitamina B12, aiuta ad innalzare le difese immunitarie, ad aumentare la resistenza fisica, a ridurre l’appetito, ad aumentare la concentrazione, a combattere l’anemia, a disintossicare il corpo e a tante altre cose.

Ingredienti per 6 persone
- 50g di soia disidratata
- 440g di taccole
- 90g di fusilli alla spirulina
- semi di lino
- ½ scalogno
- ½ cipolla rossa
- olio
- sale
- pepe bianco
- aglio in polvere
- origano
- panna di soia
- pane grattugiato di kamut
- burro di soia
- lievito alimentare in scaglie

Reidratate la soia in acqua salata, scottate le taccole in acqua salata e cuocete per 5’ i fusilli alla spirulina. In una padella scaldate lo scalogno e la cipolla rossa con un filo d’olio, versate la pasta, le taccole e la soia strizzata, aggiungete dei semi di lino, pepe bianco, aglio in polvere, origano e panna di soia e saltate per un paio di minuti. Quindi versate tutto il composto in una pirofila di vetro oliata, aggiungete del pane grattugiato di kamut e dei fiocchetti di burro di soia ed infornate a 200° per 20’ fino a formarsi la crosticina. Impiattate e servite con del lievito alimentare in scaglie.

mercoledì 2 novembre 2011

Lumache al ragù

Ecco un piatto superproteico!!! Le lumache (o pipe rigate) sono un tipo di pasta che catturano un sacco di sugo, al ragù … di soia e funghi ^_^.

Ingredienti per 2 persone
- 150g di pasta di kamut
- 20g di soia disidratata
- 20g di funghi
- ½ scalogno
- salsa tamari
- olio
- lievito alimentare in scaglie

Mettete sul fuoco l’acqua per la pasta e, quando bolle, salate e cucinate la pasta. Reidratate la soia secondo le istruzioni scritte sulla confezione. Nel frattempo tagliate in 4 i funghi e metteteli in padella con lo scalogno ed un filo d’olio, cucinateli aggiungendo un goccio d’acqua per non farli attaccare. Verso fine cottura aggiungete la salsa tamari e cuocete fino a completo assorbimento della salsa, quindi aggiungete la soia reidratata e strizzata e lasciate sul fuoco ancora per un paio di minuti. Passate tutto in un frullatore fino ad ottenere la consistenza voluta, quindi rimettete sul fuoco con la pasta scolata per far amalgamare bene. Impiattate e, se lo desiderate, aggiungete una spolverata di lievito alimentare in scaglie.

martedì 1 novembre 2011

Farfrittata di patate

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Farfrittata? Cosa vorrà mai dire? Nella cucina vegana uno dei modi per sostituire l’uovo nelle ricette salate è composto da una pastella di farina di ceci e acqua, quella per fare la farinata, una specialità ligure, da qui il “far” iniziale.

Ingredienti per 4 persone
- 200g di farina di ceci
- 350g di patate
- 100g di mais
- sale
- pepe bianco
- noce moscata
- aglio in polvere
- olio

Formate la pastella con la farina di ceci, dell’acqua e tutte le spezie. Fate attenzione che sia fluida e senza grumi, né troppo densa né troppo liquida. Sbucciate le patate e fatene dei trucioli usando la grattugia dalla parte dei buchi larghi. Aggiungete alla pastella le patate e il mais. Versate il composto in una padella oliata e cucinate a fuoco medio-basso per 40’ circa, girando la farfrittata dopo 20’ aiutandovi con un piatto.

Si possono usare anche le patate lessate ma ad aver bisogno di questi tempi è la farina di ceci, inoltre usando le patate crude si formerà una deliziosa crosticina.

Aggiornamento: trovi anche la radio-ricetta della farfrittata, vai ad ascoltarla! ^_*


Aggiornamento di marzo 2013: questa ricetta va nella raccolta Salutiamoci, questo mese ospitato da Katia (Pappa e Cicci) con protagonisti i ceci. ^_^
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