martedì 31 luglio 2012

Pasta intensa

Ecco qui una pasta facile e veloce da preparare ma molto concentrata in gusto, proteine, minerali, ecc. Di quelle paste da fare quando non sai come farla, quando a casa non hai granché o quando vuoi tirarti su un po’ i valori! Oppure quando vuoi farti una pasta da un sapore veramente intenso! ^_^

Ingredienti per 2 persone
- 160g di pasta di canapa
- una manciata di funghi secchi
- una mangiata di pomodorini secchi sott’olio
- olio evo
- panna di soia
- Grana Vegan
- sale
- aglio in polvere
- pepe bianco

Reidratate i funghi secchi in acqua (ci vuole circa un'oretta).
Cucinate la pasta in acqua salata e, una volta pronta, scolatela e versatela in padella con dell’olio, della panna, i pomodorini secchi ed i funghi secchi. Aggiungete le spezie e saltate per un paio di minuti.
Impiattate, spolverate di grana vegan e mangiate calda. ^_^


lunedì 30 luglio 2012

Germogli scottati

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A me i germogli piacciono crudi, tanto. Li metto in insalata o li mangio come se fossero popcorn! ^_^
Ma ogni tanto scottarli in padella non mi dispiace, anzi. Ecco alcune alternative direttamente dalle padelle!
Sto cercando di eliminare il burro di soia, sto già facendo le mie prove di autoproduzione, nel frattempo lo diminuisco e uso del burro alternativo!

Ingredienti
- fagioli di soia verdi fatti amorevolmente germogliare
- pistacchi
- burro di soia
- burro di arachidi
- olio evo
- mozza vegana surprise ^_^

Scottate i germogli con del burro di soia e con dei pistacchi frantumati per un paio di minuti.
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Seconda versione: scottate per un paio di minuti i germogli con della crema di arachidi, aggiungete anche dell’acqua altrimenti la dolcezza della crema si attaccherà sulla padella.
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Terza versione: saltate in padella i germogli con dell’olio evo per pochissimi minuti, quindi versateci sopra della filante mozzarella vegana! Non è la solita, è una novità, presto ve ne parlo, per ora un po’ di suspance. ^_^
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domenica 29 luglio 2012

Frittelle in fiore

Un paio di settimane fa abbiamo fatto un incontro veg (presto posto le ricette) e Tamara mi ha fatto i krapfen al volo (per quanto possano essere veloci). Erano talmente buoni ma talmente buoni che riguardando le foto mi viene voglia di mangiarne uno dietro l’altro! Così ho pensato ad una versione veloce e agrumata. Morbide e gradevoli, un’ottima soluzione dell’ultimo minuto!

Ingredienti
- 100g di farina di manitoba
- 30g zucchero di canna
- lievito istantaneo
- olio di semi
- 1C di grappa agli agrumi
- ½ lime
- succo d’arancia
- zucchero vanigliato
- marmellata di visciole

Mescolate la farina con lo zucchero ed il lievito. Aggiungete la buccia ed il succo del lime, la grappa, 20ml di olio e tanto succo di arancia quanto basta a rendere l’impasto morbido da impastare con le mani, come quando si fa la pasta in casa. Impastate per 5-10 minuti, quindi stendete l’impasto con un mattarello sottile 1 cm circa e tagliate con dei coppapasta a forma di fiore di diverse grandezze.
Scaldate bene l’olio, quindi mettete i fiori nell’olio e cucinateli ½ minuto per ogni lato, scolateli e passateli nella carta assorbente. Spolverate con dello zucchero vanigliato o farcite con della marmellata di visciole.
Con questa ricetta partecipo al contest di Barbara, Get an AID in the KITCHEN, second edition


mercoledì 25 luglio 2012

Formaggio di mandorle

Dall’okara del latte di mandorle che ho pubblicato ieri ho ricavato questo favoloso formaggio, un altro formaggio RAW, mi è piaciuto veramente tanto perché cremoso, spalmabile, sanissimo, anche se ovviamente ha le sue calorie … ma la cosa che mi è più piaciuta è che si sposa benissimo con la mia passione del momento: la salvia.

Poi ho voluto testare l’okara con altri alimenti e ne sono venuti dei formaggi molto gustosi. Ma come si fa a voler mangiare ancora formaggio che deriva dal latte di animale, magari cagliato con le sue interiora, quando abbiamo in natura tante varietà di piante e frutti che lavorati ci danno delle creme spalmabili molto più buone, sane e senza sofferenza?

Ingredienti
- l’okara di 1 litro di latte di mandorle
- sale
- salvia

Niente di più facile: frullate tutto oppure semplicemente tagliate a pezzettini la salvia e mescolatela all’okara. Assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale.
Queste sotto invece sono delle palline di formaggio di mandorle con pomodorini secchi, sale, aglio e un pelo di lievito alimentare (che non è RAW), servite su delle listarelle di carote.
Ma anche semplice con del sale soltanto non è niente male! Oppure sbizzarritevi con i sapori che volete! ^_^



Aggiornamento di aprile 2013: questa ricetta va nella raccolta Salutiamoci, questo mese ospitato da Francesca (I Paciocchi di Francy) con protagoniste le mandorle. ^_^

martedì 24 luglio 2012

Latte di mandorle

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E finalmente riesco a postare anch’io questa ricetta!!! D’estate, quando il negozio non tiene più le mandorle sfuse perché irrancidiscono troppo presto, io faccio il loro latte! Ahahahaha

In realtà io faccio la scorta, le tengo in frigo e mi piace molto sgranocchiarle fredde, sembra che abbiano un’altra consistenza … ^_^

Sono tante le ricette che si trovano sui blog, cito l’ultima che ho visto, quella di Ravanello Curioso, anche se io come al solito devo fare di testa mia!

Ingredienti
- 200g di mandorle pelate
- 1lt di acqua

Facilissimo: mettete le mandorle a mollo in un litro d’acqua per tutta la notte (meglio in frigo con questo caldo). Il giorno dopo frullate per bene, quindi passate il tutto attraverso un colino foderato con un telo di cotone. Il liquido che ne esce è il latte di mandorle pronto per essere usato. Potete semplicemente berlo, magari aggiustandolo con malto o aromi tipo vaniglia, oppure usarlo in mille altri modi, compresi quelli salati, magari con delle spezie, dal sale ad altri più particolari.

L’okara che resta nel telo è un residuo che può essere utilizzato per ammorbidire o insaporire torte, impasti, dolci. Oppure per farne un ottimo formaggio che vedrete domani! ^_*
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Tutto ciò che è stato fatto è una preparazione RAW ma io ho fatto una prova, perché sono curiosa, ed ho fatto bollire per un paio di minuti il liquido con le mandorle tritate, prima di filtrarle. Volevo vedere cosa ne usciva, ecco qui sotto il risultato, come vedete il colore è cambiato, anche il gusto (si perde molto), mentre l’okara resta uguale. Quindi manteniamo la versione RAW, che mantiene anche tutte le sue proprietà! ^_^
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Aggiornamento di aprile 2013: questa ricetta va nella raccolta Salutiamoci, questo mese ospitato da Francesca (I Paciocchi di Francy) con protagoniste le mandorle. ^_^

lunedì 23 luglio 2012

Polpettine di melanzane sprint

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Vado con un altro classico: le polpette di melanzane. A dire il vero sono un classico di tanti, soprattutto al centro-sud, ma non proprio un mio classico. Infatti io non mangio molto le melanzane, a dire il vero mi piacciono preparate solo in un paio di modi (e questo è uno dei modi), ma questa ricetta non l'ho mai preparata prima e la devo alla cugina Valeria, che un giorno troppo tempo fa, per telefono mi fa “Ti do una ricetta al volo per il tuo blog, perché non provi a fare le polpette di melanzane? Prendi …” e da quella volta ancora non le ho fatte.

E visto che Valeria è una di quelle persone molto care, di quelle che ci sono sempre, anche se ci dividono centinaia di km, quelle che sopportano tutti i tuoi capricci, perché capiscono che stai passando un periodo un po’ così, che non chiedono mai aiuto anche se ne avrebbero tutto il diritto, ecco, è per lei che ho comprato queste melanzane, anche se poi magari le ho lasciate sonnecchiare in frigo per un sacco di tempo. Sì perché le melanzane le mangio ma preferisco che siano gli altri a cucinarle per me! ^_*

Ma prima o poi dovevo superare questo ostacolo, combattere questa mia paura e così mi sono messa in gioco ed eccovi la ricettina. ^_^

Non so più se è esattamente come me l’aveva data Valeria al telefono, ho un po’ improvvisato, ricordo solo le sue parole “è facilissima” quindi non sarà stata tanto diversa da questa, no?

Ingredienti per 8 polpettine
- 0,5 melanzana lunga (la mezza avanzata dalla Parmigiana sprint e light)
- 1 grossa fetta di pane quello per fare il Pane con pomodoro strusciato
- 1C di lievito alimentare in scaglie
- sale
- pepe bianco
- aglio in polvere
- latte di soia (facoltativo)
- olio evo

Come spiegato per la Parmigiana, la melanzana era stata tagliata a fettine sottili e messa sotto sale per perdere l’amaro per tutta la notte.

Ora prendete le fette di melanzana e il pane, mettete nel frullatore e frullate per un minutino. Non aggiungete acqua o liquidi, così il frullatore lascerà dei pezzi grossi, invece di formare una crema fluida. Aggiungete le spezie ed il lievito alimentare e frullate ancora. Fate delle palline con le mani. Il composto è abbastanza secco ma si riesce a lavorare molto bene e, soprattutto, resta tutto insieme compatto! Se non dovesse essere così aggiungete giusto un filo di latte di soia.
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Oliate una piccola teglia ed adagiateci le palline, mettete in forno a 180° per 30’ o poco meno (dipende sempre dal forno). Così, visto che oltre alle polpette vi viene voglia di preparate la Parmigiana (o viceversa), prendete due piatti con un’infornata unica, che il forno d’estate è meglio non accenderlo ma si sa che non si può rinunciare ad una Parmigiana di melanzane, rigorosamente veg! ^_*
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Con questa ricetta partecipo al Contest "RICETTE D'ESTATE" di Ravanello Curioso
E, visto che Ravanello è membro del Gruppo “Genitori Veg”, questa ricetta partecipa anche al contest “SBATTIMENTO ZERO” © ®

venerdì 20 luglio 2012

Veg-parmigiana sprint … e light

Perché questo titolo? Perché non ho proprio voglia di cucinare … uffi, mi sento proprio pigra in cucina in questo periodo. Ma ogni volta che aprivo il frigo c’erano nel cassetto della verdura quelle due melanzane che mi pregavano di essere usate ed ogni volta chiudevo il cassetto senza degnarle di un solo sguardo! Avevo preso quelle fine e lunghe perché pensavo ad una presentazione a fette una sopra all’altra ma proprio non avevo voglia di mettermi lì a farla … un giorno ho preso coraggio (sì, lo so, è stata dura e vi ringrazio per gli applausi!) ed ho aperto il sacchetto. Loro erano lì che mi guardavano adoranti ed erano perfette (ma quanto durano?), così tra un sospiro ed una pausa caffè (tendo a rimandare quando non mi piace fare le cose) mi sono messa all’opera, ovvero tagliare le fette e metterle sotto sale. Ed oplà, fatto! Grazie, grazie, troppo buoni! ^_^

Il primo passo è stato fatto, ora dovevo aspettare l’indomani e preparare il resto.

Il giorno dopo sono uscita e verso ora di pranzo già assaporavo la maggggica fetta di parmigiana. Arrivata a casa, noto con orrore che le fette erano ancora là dove le avevo lasciate: sotto la pressa improvvisata di pentolame vario. Noooooooooooooo queste disgraziate mi avevano ingolosito ed ora non potevo mangiarle? Non potevo crederci! Ma colta da un raptus famelico mi sono lanciata nella preparazione di una superveloce ricetta che non mi ha deluso per niente!

Cioè nessuna frittura di melanzane o sugo di pomodoro, l’unica preparazione è la mozza vegan, quindi oltre che veloce è anche light! ^_^

Appena estratta dal forno, mille gradi circa, la mozza che cola, l’ustione al palato … mmm … il giorno dopo, bella compatta, scaldata in padella, è ancora una guduria!!!

Ingredienti
- 1,5 melanzane lunghe
- 6 pomodori San Marzano
- mozzarella vegana
- sale
- aglio in polvere
- Grana Vegan
- olio evo

Preparate la mozzarella (per questa parmigiana basta quella che ne esce usando 200ml di latte di soia).
Accendete il forno a 180°.
Tagliate i pomodori a fette creando delle rondelle di pomodori.
Prendete una pirofila di vetro (io ne ho usata una di 16cm di diametro), oliatela, mettete uno strato di melanzane che avete precedentemente tagliato, messo sotto sale e sotto un peso per far uscire l’amaro (io le ho lasciate tutta la notte), quindi lavate sotto l’acqua. Mettete ora uno strato di fette di pomodori, quindi aggiungete del sale e dell’aglio in polvere. Ora ricoprite il tutto con una buona dose di mozza veg e via di nuovo per uno strato di melanzane, uno di pomodori, condimento e mozza. Un ultimo strato, finite con la mozza, spolverate abbondantemente con del Grana Vegan e mettete in forno per una mezz’oretta. Quando il Grana Vegan si è fatto dorato e croccante è il momento di tirare fuori dal forno la delizia, lasciate raffreddare un pochino e via!

martedì 17 luglio 2012

Pane con pomodoro strusciato

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Che fare del pane che si sta indurendo? Uno dei modi per riutilizzarlo è la panzanella, una delle prime ricette che ho postato nel mio blog! ^_^

Un altro modo, molto simile, è il pane con pomodoro strusciato, una ricetta supersemplice che si prepara in 30 secondi e si mangia con gran gusto. Il pane non deve essere duro ma neanche fresco ed il pomodoro insieme all’olio bagna il pane e lo rende più morbido.

Uno di quei piatti che mi suscitano tanti ricordi … lo preparava regolarmente la mia mamma, uno dei piatti della sua tradizione, romana di origine, e a lei e a sua sorella Giuditta (forza zia!!!) dedico questa delizia! Viene bene con il pane rustico, quello che si trova in pagnotte con la crosta scura e tutta infarinata, con la mollica con tanti buchi, quella pagnotta che affettata e abbrustolita è ottima per le bruschette, quelle originali romane, quella pagnotta che si prende nei forni al paese dov’è cresciuta mamma. Viene bene con i pomodori San Marzano, ma viene bene anche con i Piccadilli, con i Ciliegini e con i Datterini! ^_^

Ingredienti
- fette di pane
- pomodori
- olio evo
- sale (bianco o nero)
- aglio (opzionale)

Semplicissimo: prendete la pagnotta tagliatela a fette, cospargete di sale, se volete anche di aglio in polvere o strusciate dell’aglio fresco, passate un filo d’olio sul pane quindi strusciate per bene dei pomodori con tutto il loro succo ed i loro semi, il pane si sarà ammollato e sarà facile da mangiare, ben bagnato e succoso. Così è pronto da mangiare: semplicissimo e molto gustoso!

La prima foto è con il sale nero, queste qui sotto con i pomodorini datterino e ciliegino.
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lunedì 16 luglio 2012

Bouquet di fiori di frutta

Ciao, ciao, ciao!!!
Vi presento un mio lavoro di più di un anno fa, quando mi sono appassionata al visual food e mi piaceva da matti intagliare frutta o verdura o comporre delle opere con il cibo … e poi ho smesso! ^_^

Ma questo mi piace da matti, l’occasione era una cena “Arlecchino” per Carnevale (so che questa frutta non era di stagione, ho solo fatto una piccola eccezione per quella cena, in questo periodo invece è l’ideale!), ho preparato tutte le pietanze a colori e questi spiedini di frutta con un bel bouquet di fiori fatti con la frutta, un bel cestino di melone e delle roselline con le bucce. Molto d’effetto, tutti i miei ospiti sono rimasti molto sorpresi e deliziati ed io ero felice della mia creazione! ^_^

Ingredienti
Frutta bio dal commercio solidale:
- ananas
- mela
- melone
- banana
- kiwi
- fragole
- limone

Come vedete dalle foto mi sono venuti fuori 12 spiedini e 5 fiori ma non mi sono segnata da nessuna parte le quantità, quindi andiamo a occhio …

Per prima cosa preparate una ciotola per contenere la spremuta di un paio di limoni, indispensabile per evitare l’ossidazione della frutta, che verrà intinta nel succo di limone prima di fare gli spiedini o di comporre i fiori. Così gli spiedini, che una volta preparati vanno in frigo, sono rimasti perfetti dal primo pomeriggio fino a sera!
Quindi facciamo il cestino intagliando il melone: tagliatelo a meta facendo attenzione a lasciare il manico nella metà superiore. Tagliate via la crosta, poi penserete a svuotarlo, cercando di tenere dei pezzi grandi, perché ci servono per la parte centrale del fiore che ricaveremo con un scavino a sfera per frutta. I centri dei fiori li ho ricavati anche dai kiwi: li tagliate a metà, senza pelarli, e con lo scavino recuperate il centro.

Per fare invece i petali dei fiori prendete dell’ananas e tagliate delle fette di circa un cm di altezza, poi prendete le mele, pelatele, tagliatele a fette in orizzontale anche queste di circa un cm, togliete il torsolo nel centro, poi prendete un coppapasta a forma di fiore (che io non avevo al tempo, ho usato il coltello!) e ricordate di passare la frutta nel limone.
Per gli spiedini tagliate a pezzettini tutta la frutta, passatela nel succo di limone ed alternate i pezzettini di frutta, chiudendo con una fragola.

Per le roselline semplicemente ho preso la buccia di kiwi e mela, tagliata senza mai staccare il coltello, e l’ho arrotolata su se stessa, ma visto che ho improvvisato ho chiuso la rosellina con un pezzetto di stuzzicadenti che non è proprio bellissimo da vedere ... ma sono sicura che internet è pieno di materiale su come preparare delle roselline più belle.
Mettete della frutta dentro il cestino a fare da base per poter infilzare gli stuzzicadenti di fiori e di spiedini (la mela è meglio del melone perché meno morbida), poi mettete degli spiedini anche a lato del cestino (aiuteranno a mantenere in equilibrio tutta la composizione), ed ecco a voi un meraviglioso bouquet di fiori fatti con la frutta! ^_^


Aggiornamento del mese di maggio 2013:
Questo mese Nicole ospita Salutiamoci con le fragole ed io partecipo anche con questa ricetta.



giovedì 12 luglio 2012

Pasta fredda pesto e pomodori

D’estate non ho voglia di cucinare, non ho tanta voglia di mangiare cose calde e poi, sole, mare, costume e sento la voglia di perdere quei due chili … però la pasta un po’ mi manca. Non ne mangio comunque tanta, credo una volta a settimana o meno, ma d’estate la pasta fredda è un must!
Ecco qui una pasta velocissima e che si può mangiare anche il giorno dopo, gustooosa!!! ^_^

Ingredienti per 2 persone
- 160g di maccheroni di canapa
- pesto delicato
- 2 pomodori cuore di bue
- Grana Vegan
- sale

Cucinate la pasta in acqua salata, condite subito con il pesto (l’olio impedirà che la pasta si attacchi), aspettate che si freddi, aggiungete i pomodori tagliati a tocchetti. Se desiderate lasciate un paio di fette di pomodori per la decorazione. Spolverate con del grana Vegan e pappate! ^_^

mercoledì 11 luglio 2012

Frittella di fiori ripieni

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Questi bellissimi fiori vengono dall’orto di mio padre, alcuni avevano una zucchina mignon attaccata, altri no. Squisiti i fiori, non li ho mai fatti ripieni e la mia ricetta preferita è la Pizza con i fiori, quindi volevo provare una specie di Pizza ma con i fiori ripieni e senza usare il forno. Così ho delicatamente riempito questi meravigliosi fiori e poi passati in padella. Il ripieno? Della favolosa salvia anch’essa dall’orto di mio padre, un’erba che ultimamente adoro e sto mettendo ovunque!!! Questa frittella è rimasta molto alta, soffice e … che ve lo dico a fare? Supergolosa! ^_^

Ingredienti
- 8 fiori di zucchina
- pomodorini ciliegino secchi sott’olio
- salvia
- Grana Vegan
- 2C di farina integrale
- 2C di farina di mais
- acqua gassata
- panna di soia
- olio evo
- sale
- pepe bianco

Lavate delicatamente i fiori sotto l’acqua senza togliere il pistillo.

Preparate il ripieno: tagliate i pomodorini e la salvia a pezzetti, mettete tutto in una ciotolina, aggiungete del Grana Vegan e un filo d’olio dei pomodorini, mescolate bene.

Mettete il ripieno nei fiori, fate attenzione a non romperli, il pistillo manterrà le loro dimensioni e la loro capacità di accogliere il ripieno.
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Preparate la pastella con le farine, speziate, aggiungete un filo di panna per rendere l’impasto più cremoso e poi aggiungete tanta acqua gassata ghiacciata da formare una pastella per le crêpe. L'acqua gassata renderà soffice e spumoso l'impasto!
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Passate delicatamente ogni fiore nella pastella, giratelo su tutti i lati, quindi adagiatelo su una padella oliata, completate tutta la superficie della padella con tutti i fiori e versate la pastella avanzata sopra i fiori. Mettete un coperchio e cucinate a fuoco basso finché non si sarà cucinato il lato sotto. Quindi girate la frittella delicatamente, potete aiutarvi con un piatto, come si fa per le frittate, e fate cuocere anche sull’altro lato (ci vuole circa un quarto d’ora ma ogni fuoco/padella ha i suoi tempi).
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Quando è pronta fate leggermente raffreddare, quindi servite e gustate! ^_^
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martedì 10 luglio 2012

Insalata verde-arancio

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Una ricettina superveloce, supercroccante, superRAW, supergustosa!

Questa è dedicata a tutti coloro che pensano che mangiamo solo erba … ecco qui accontentati, ecco una nostra banalissima insalata! ^_^

Ogni tanto ci vuole, no? Mica possiamo sempre cucinare cose ricercate, super elaborate e strane …

Ingredienti
- 2 carote
- 2 zucchine
- germogli di soia (fatti amorevolmente in casa)
- olive nere
- limone
- olio evo
- sale
- semi di papavero

Tagliate sottilissime le carote e le zucchine, zucchine e germogli crudi, tutto crocchia … tranne le olive! ^_^

lunedì 9 luglio 2012

Formaggio di anacardi

Sperimentazioni a gogò in questa estate! Tante ricette RAW e non, anche se tendenzialmente fresche … come si fa a cucinare tanto in estate? E poi il mio forno non funziona un granché e per ora non se ne parla di sistemarlo! ^_^

Le sperimentazioni di questi giorni sono state diversi nuovi tipi di formaggio vegano (nuovi per me), di frutta secca, ce ne sono di tanti tipi in internet, mi sono fatta un bel po’ di ricerche ed ho creato, con gli anacardi, una cosa semplicissima, versione RAW e versione cotta. ^_^

Ingredienti – versione RAW
- 100g di anacardi non salati
- 2c di lievito alimentare in scaglie *(vedi in fondo al post)
- sale
- aglio in polvere
- pepe bianco

Ingredienti – versione non RAW
- agar agar in polvere

Mettete gli anacardi in una ciotolina e coprite con acqua. Lasciate in ammollo per una giornata, gli anacardi si gonfieranno un po’.

Il giorno dopo frullate gli anacardi con la loro acqua, si formerà una cremina, frullate finché sarà bella fluida e liscia. Ora aggiungete il lievito (potete cambiare le quantità a seconda dei vostri gusti) e le spezie. Assaggiate per vedere se il gusto vi piace. Mettete in frigo per un’oretta ed è pronto! ^_^
Buono da spalmare sul pane, buono da mangiare così … buonissimo!!!
Se lo lasciate un po’ più in frigo il composto lieviterà, diventerà bello morbido e spumoso. E non dipende dal lievito perché è lievito non attivo e perché l’ho fatto anche senza ed è fermentato comunque.

Fate però attenzione perché è molto calorico: 100g di anacardi sono quasi 600 calorie!

Se lo volete più compatto potete aggiungerci dell’agar agar, per queste quantità, mettendone ½ c, ottenete la cremosità in foto, se lo volete più denso mettetene di più. Semplicemente sciogliendolo in un filo d’acqua, portate a ebollizione, mescolatelo al Vegmaggio di prima e lasciate addensare in frigo.

* piccola postilla del 10 luglio:
Cami mi fa notare (grazie!) che il lievito non è RAW, scusate, sono un po' rimba, sarà stato per l'astinenza da formaggio di anacardi ... crea dipendenza ... ahahahaha.
Comunque come dicevo l'ho fatto anche senza lievito (ero curiosa di vedere perché fermentava) ed è venuto buonissimo lo stesso. Anzi, si riconoscono meglio i gusti salato del sale e dolce degli anacardi, come due danzatori che si alternano in passi di danza sulla lingua ... insomma, una bella sensazione! ^_^



giovedì 5 luglio 2012

Caviale vegan

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Finalmente l’ho fatto! Avevo visto la procedura per fare delle perle di porto in una trasmissione televisiva americana di cupcake ed ho pensato che sarebbero venute bene delle sferette piccole come il caviale, bastava dare loro il colore giusto ed il sapore di mare. Premetto che non ho mai mangiato caviale in vita mia e che i gusti di mare non mi fanno impazzire, uso poco le alghe, compreso l’agar agar, che non uso praticamente mai per i dolci. Ma questa volta mi sono ricreduta sia sull’agar, sia sulle perle di mare! ^_^

L’esperimento l’ho fatto per il compleanno di Pat (la stessa Pat della Conferenza “Ma tu sai cosa mangi?”), poi ho leggermente modificato la ricetta ed ora è perfetta!

Ingredienti
- una manciata di riso venere integrale
- una manciata di riso rosso integrale
- alga combu
- alga agar agar
- olio di semi

La procedura è semplice ma lunga. Le dosi non le ho segnate perché ho fatto tutto a occhio.

Prendete dell’olio di semi, io ne ho messo due dita in un bicchiere, e mettetelo in frigo, dev’essere molto freddo. Per sicurezza 3-4 minuti prima di usarlo l’ho messo in freezer.

Per prima cosa creiamo il colore: mettete un bicchiere di acqua in un pentolino con il riso venere, portate a bollore e lasciate bollire fino a che il colore vi soddisfa (il riso venere rilascia il nero quasi subito, non serve cucinare a lungo). Fate la stessa cosa con il riso rosso.

Adesso diamogli il gusto: togliete il riso ed aggiungete in ogni pentolino dell’alga combu (io avevo questa a casa ma va bene qualunque alga che rilasci il profumo del mare) e fate bollire finché il sapore e l’odore vi soddisfa. Perché non fare tutto insieme o mettere prima l’alga? Perché il riso ha un sapore molto forte e copre anche il gusto dell’alga, se invece togliete il riso l’alga riesce ad aromatizzare l’acqua.
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Pronto il liquido sciogliete ½ cucchiaino di agar agar in un pentolino e portate a bollore. Appena bolle spegnete, tirate fuori dal frigo o freezer l’olio, prendete un contagocce, riempitelo di liquido e fate cadere delle gocce di liquido nell’olio freddo. Non appena tocca l’olio il liquido si solidifica. Continuate a spingere delle gocce di liquido distanti una dall’altra (le gocce potrebbero attaccarsi e far diventare la sferetta più grande). Ora prendete un altro bicchiere ed un colino, versate il contenuto del bicchiere nel colino sopra l'altro bicchiere in modo che l’olio cada nel bicchiere lasciando nel colino le perle fatte. Mettetele in una vasetto e lasciatele in frigo fino a quando le userete. Volendo potete anche sciacquare le sferette sotto l’acqua ma a me piaceva l’idea dell’olio, fate una prova e decidete. ^_^
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Continuate così finché avete finito il liquido o vi siete stufati! È molto lunga come procedura! Se nel frattempo il liquido si solidifica rimettetelo sul fuoco, basta scaldare la gelatina mescolando per riportarla ad essere liquida, se serve aggiungete un filo d’acqua. Ripetete la procedura anche con l’altro liquido. La quantità di caviale prodotta con le dosi indicate è di ½ barattolino con ciascun colore e per barattolino intendo quelli mignon, quindi 2/3 dita di caviale … quello che sono riuscita a fare sono 4 vassoi come quelli in foto!
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Ora potete mettere il caviale come nelle foto su delle tartine con del vegrino grigio (ho aggiunto sale nero, anche se non si nota molto), ma in realtà il vegrino ha un gusto molto intenso che copre gli altri sapori, quindi il consiglio è quello di metterlo semplicemente su delle tartine con del burro di soia, che non copre i gusti e permette di gustare il caviale in tutto il suo splendore!

Come ultima considerazione dico che non ho la più pallida idea della somiglianza di gusto (mi dicono che il caviale ha un odore e sapore molto forte) ma di sicuro il colore del caviale nero e rosa è stupefacente, non credete?

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