Due strudel molto diversi tra loro, a dire il vero non sono dei classici, ma avevo delle mele speciali ed ho pensato di usare una tecnica semplice ma coreografica per comporli.
Vi presento Ciocio, un gatto cicciottoso ed amorevole che ha condiviso con me i suoi 6 anni di vita. È arrivato insieme a sua sorella (la Ciccia) nel 2002. Il primo anno hanno subito allargato la famiglia (chissà che mi pensavo io a non sterilizzarli subito … O_o ) e ci hanno regalato 5 maschietti. Due sono andati dai miei (Tigrotto oggi è una tigre in miniatura, tanto è grosso), Pipi è rimasto qui, il mio grande amore, ed è diventato anche il grande amore di Ciocio. Tanto che stavano sempre attaccati e quando Pipi è mancato Ciocio si è pian piano spento … sono entrambi nel giardino dei miei e sopra ci ho piantato due alberi da frutto nani, per Pipi un pesco che ancora non è riuscito a produrre dei frutti commestibili (cascano sempre prima), per Ciocio un melo. Quest’anno l’albero è praticamente esploso nella sua maturazione e le mele sono state tantissime, sono nane come l’albero ^_^ sono piccoline ma non ho mai assaggiato delle mele così buone … non ricordo che albero comprai ma sono strepitose, veramente, dolci e succose. Con queste mele speciali ho composto questi due strudel dal ripieno speciale.
Ingredienti
- pasta sfoglia vegan
- mele
- uvetta
- pinoli
- limoni
- limoni
- burro di soia
- cannella
Ho pulito le mele e tagliato a tocchettini lasciando le bucce. Le ho messe in padella con un cucchiaio di burro di soia, uvetta e pinoli, ho spremuto il succo di mezzo limone, ho aggiunto un po’ d’acqua e le ho ammorbidite per qualche minuto.
Ho lasciato raffreddare il composto, poi l’ho steso al centro di una confezione di pasta sfoglia vegan che soggiornava da un po’ nel frigo … mi sa da troppo visto che non è cresciuta tanto, il che va bene visto che lo strudel classico non va fatto con la sfoglia … ma non sono stata molto soddisfatta. Fatto sta che ho tagliato i bordi in tante striscioline e adagiate sopra il composto alternando quella alla destra del composto con quella alla sua sinistra. In forno per una ventina di minuti a 180°.
Con le ultime mele raccolte (le ultimissime le ho raccolte un mesetto fa, le prime quest’estate!) ho fatto una composta ed ho pensato di fare lo strudel il 5 gennaio, 5° anniversario della sua partenza per il Ponte Arcobaleno. Così ieri mi sono messa all’opera … poi però sono dovuta uscire e non ho fatto a tempo a fare le foto, le ho fatte questa mattina e me ne sono già pappata una buona parte! ^_^
Ingredienti
- mele
- zenzero fresco
- succo di mele
- ½ limone
- ½ limone
- 50g di licoli
- 120g+200g di farina 2
- pizzico sale
- 40g di burro vegetale autoprodotto o burro di soia
- 50g zucchero di canna
Per la composta ho pulito, pelato e tagliato a tocchetti le mele, messe in padella con il succo del limone e dello zenzero fresco tagliato a tocchettini, ho aggiunto del succo di mele e fatto andare a fuoco medio per qualche minuto, quando si sono ammorbidite le mele ne ho schiacciate un po’ con la forchetta, quindi versate nel barattolino, chiuso e capovolto a testa in giù fino al raffreddamento. Questa l’avevo preparata un mesetto fa circa.
Il pomeriggio ho preparato il poolish con licoli, 120g di farina e 120ml di acqua. L'ho lasciato lievitare nel forno spento con la luce accesa.
La sera ho aggiunto altra farina, il sale, il burro, lo zucchero, ho mescolato bene ed aggiungeto del latte di soia fino ad ottenere un impasto morbido da manipolare ma non appiccicoso. Ho fatto lievitare tutta la notte. La mattina ho steso l’impasto più sottile che ho potuto cercando di dargli forma rettangolare. Ho aggiunto nella parte centrale la composta di mele, tagliato i lati esterni a destra e sinistra in tante striscioline e coperto il composto alternando quella alla destra del composto con quella alla sua sinistra.
Ho lasciato lievitare per alcune ore fino a che si è gonfiato per bene per 3 ore. Ho infornato a forno già caldo per circa 15 minuti a 170° o anche meno, basta un attimo per abbronzare troppo il composto …
A parte questo è venuto sofficissimo e la composta dentro è rimasta gustosa!
Ciao mio bel micione, grazie per queste fantastiche mele e grazie per aver vissuto con me, mi manchi tanto! ♥♥♥
lo strudel è uno dei miei dolci preferiti in assoluto, insieme alla torta di mele, e sono rimasta incantata davanti alle tue foto, ma sono una meraviglia!! Chissà che bontà!
RispondiEliminaGrazie cara! La prima versione la sfoglia era così così, nella seconda invece era tutto perfetto (a parte il colore!). ^_^
EliminaBello strudel con la treccia mochena... e buonissimo deve essere nella versione morbidosa con l'impasto a lievitazione naturale! Mi sa che lo faccio a breve!
RispondiEliminaEcco ... si chiama così! Aahhaah grazie Daria! ^_*
Eliminalo strudel di Ciocio è fantastico, particolare, gustoso e fatto con tanto amore!
RispondiEliminaGrazie Marta, anche se non è venuto perfetto nessuno dei due ... l'importante era il ripieno ... e quello sì che è venuto perfetto, com'era il mio Cicciottoso! ^_^
EliminaBellissimo..... l'intreccio ti è riuscito benissimo, ha reso lo strudel molto coerografico.... la bontà è indiscussa, quando la materia prima è di qualità!!!! Un bacione ♥
RispondiEliminaGrazie Feli!
EliminaVero, quel ripieno è super! ^_*
Un abbraccione!
Scusami Ale ma mi sono commossa, non potrei proprio immaginare la mia vita senza Romeo, che somiglia al tuo Ciocio, ed ora questo nuovo pelosetto trovato per strada, Matisse, che riempiono la mia Vita. Con Romeo viviamo proprio in simbiosi, siamo cresciuti insieme... E' un pezzo di me e di Adriano, altro che figlio.. Lui è molto di più!!!
RispondiEliminaE' bellissimo il tuo pensiero di piantare due alberi da frutto in loro onore, quest'anno Ciocio ti ha pensata intensamente e ha fatto sì che l'albero ti donasse tante mele stupende per creare questo strudel bellissimo e buonissimo.
Tanti baci a tutti anche ai pelosetti che non ci sono più :'(
Grazie dolce Cami! ^_^
EliminaIn effetti dobbiamo mettere in conto che loro vivono pochi anni, poi 4 (Pipino) o 6 (Ciocio) sono proprio pochi ... e quindi dobbiamo capire che non possono stare con noi per tutta la vita e cmq è la vita ... ma fa sempre tanto male!
L'idea me l'ha data una mia amica, le mele ci hanno messo 4 anni a venir fuori ... per le pesche, troppo delicate, proprio come il mio Pipi, ci vorrà un po' di più ...
Grazie, baci anche a voi 4! ^_^
favoloso il tuo strudel...la sensibilità degli animali è immensa, anche io ho un cane a casa che adoro (e lei adora me!!)un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaVero cara Silvia, gli animali sono tanto sensibili e provano le stesse emozioni nostre, come il dolore. Un abbraccio a te e pelosetta! ^_^
EliminaMi hai fatto commuovere con questo post :*(
RispondiEliminaTutto merito del mio Ciocio ... ^_^
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