Ecco la prima ricetta per la nostra raccolta di ricette pasquali che arriva da Tamara! Grazie mille cara!
La pinza è un dolce tipico triestino, leggete la ricetta e provatela … è buonissima! E io la pinza di Tamara l’ho assaggiata! ^_*
Ingredienti
- 200 ml di latte di soia
- 150 ml di acqua
- 500 gr di farina
- 250 gr di manitoba
- 150 gr di burro di soia
- 4 cucchiai di zucchero
- 2 cucchiaini di sale
- vaniglia
- le bucce grattuggiate di un limone e di un’arancia
- pasta madre o 1/2 cubetto di lievito di birra
Preparate il polish con la pasta madre o con il lievito mescolando l’acqua, un cucchiaino di zucchero e metà farina e lasciate riposare almeno 12 ore.
Trascorso questo tempo impastate bene e a lungo tutti gli altri ingredienti, quindi coprite la pasta e lasciatela lievitare fino al mattino successivo.
Riprendete l’impasto e lavoratelo di nuovo per bene, ricopritelo e ponetelo in un posto caldo a lievitare per 3/4 ore. A questo punto la pasta sarà bella gonfia e morbida, sgonfiatela, rilavoratela e riponetela di nuovo al caldo fino alla sera.
Ultima fase: prendete la pasta, lavoratela brevemente formando la pinza e praticate tre tagli a croce con le forbici, lasciandola lievitare di nuovo per un paio d’ore.
Preriscaldate il forno al massimo a 125°/130° e, prima di infornarla, spennellate la superficie con un po’ di latte vegetale. Infornate la pinza e lasciatela cuocere per 30 minuti. Aumentate la temperatura a 150° e mantenetela per altri 15/20 minuti. Infine aumentate ancora a 175° e terminate di cuocere la pinza per altri 10/15 minuti.
Sfornatela e fatela raffreddare su una gratella.
E tu? Vuoi contribuire con una ricetta pasquale alla raccolta Buona Pasqua Vegan? La aspettiamo! ^_^
questa me la salvo!!!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie Ale <3
RispondiEliminaTamara
Grazie a te Tamara! ❤
EliminaBella soffice e morbidosa, anche con Tamara si va il sicuro ;)
RispondiEliminaNoi abbiamo finito stamattina l'ultima fetta di Gubana che Tamara e Rodrigo c'hanno portato il 16 scorso che tagliata a fette e congelata, (era l'unico modo per non abbuffarci e conservarla!) e adesso di sicuro mi copio questa ricetta, sperando di avere un risultato accettabile, nel frattempo un idea per l'occasione è già in embrione.
RispondiEliminaBaci baci
Mi piacciono molto le veganizzazioni di dolci tipici... e tu fai sempre delle cosine che è un piacere guardare! Da ecozoica incallita avrei fatto qualche sostituzione, ma non credo che mi cimenterò con dolci per un po'... sono in stretto regime crudista!
RispondiElimina;)