mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale e Albero di Natale

Dei deliziosi biscotti Pan di Zenzero decorati con la ghiaccia reale a formare l'albero di Natale. Buone Feste!
Con questo albero di Natale fatto interamente di biscotti vi auguro Buon Natale!
Spero che il vostro Natale sia felice, amorevole, gioioso e soprattutto cruelty-free!
Se passate le feste con parenti onnivori cercate di convivere al meglio.
Un abbraccio a tutti!

Per fare questo alberello basta usare la ricetta dei biscotti Pan di Zenzero, usate queste formine per fare i vari strati dell’albero, io ho usato formine concentriche di forma a fiore ma vanno bene anche a stella o con le punte.
Dei deliziosi biscotti Pan di Zenzero decorati con la ghiaccia reale a formare l'albero di Natale. Buone Feste!
Poi li ho decorati con la Ghiaccia Reale ed ho messo su alcuni anche delle perline di zucchero. Per montare il tutto basta alternare due biscotti per ogni grandezza attaccandoli l’uno all’altro con della ghiaccia.
Dei deliziosi biscotti Pan di Zenzero decorati con la ghiaccia reale a formare l'albero di Natale. Buone Feste!


venerdì 12 dicembre 2014

Natale con Golosità Vegane

Le Feste si avvicinano, mancano meno di 2 settimane e questo è il mese delle cene, vero? Di lavoro, con gli amici, con quelli della palestra, del gruppo di yoga o di qualunque altro gruppo facciate parte, ci sono regali da prendere, incontri da organizzare, alberi e presepi da fare, bimbi da portare alle feste e chi più ne ha più ne metta! È un periodo ricco di cose da fare, persone da vedere, cibo da ingurgitare, soldi da spendere, tempo da dedicare alle pulizie, meno ore da dormire e magari anche un po’ di stress in più vero?

Certo è il periodo della gioia per eccellenza, dove tutti sono amorevoli e felici … sì, il periodo delle Feste è molto caratteristico, c’è un’aria particolare che si vive, le persone sono diverse, anche se non sempre in senso positivo, infatti da un lato c’è il concetto del “siamo tutti più buoni, è Natale”, dall’altro aumenta anche il nervosismo in questo periodo, la gente è fastidiosa per tutte le cose che fa, poi magari tratta male gli altri, è scortese, va di fretta, risponde male, ecc.

E poi … dirò una cosa sconvolgente per qualcuno ma … non a tutti interessano le Feste! A me mettono un po’ di tristezza, un senso come di nostalgia, sono dei giorni dove sembra che devi essere felice per forza, quindi se non hai delle persone care intorno allora le Feste sembra che non possano che essere fonte di infelicità. E poi passare le giornate a mangiare, giocare a tombola, guardare vecchi film, non è fonte di relax per tutti. Se poi in tavola ci sono piccole creature sacrificate per quelle che Rodrigo chiama “messe nere” nel suo libro Veganesimo e famiglia, ecco che per noi vegani si aggiunge un elemento di stress in più.

Come fare per evitare almeno l’ultimo dei punti? Facile! Mettiamo in tavola i tantissimi prodotti completamente vegetali, dai più semplici ai più complessi da fare che allietano i palati non a spese di creature senzienti. Eccovi un’idea di menù dal classico al creativo, con alcuni dei piatti cucinati da me, altri in fase di sperimentazione.

Antipasti
La classica insalata russa (puoi trovare la maionese alla panna qui, quella allo zenzero qui, di mandorle qui.
Il pesce finto
I datteri ripieni di mascarpone veg e noci (io lo faccio con vegrino e panna di soia)
Ma secondo me un po’ di hummus ci sta benissimo
magari con dei biscotti di frolla salata.
Comunque non dimenticatevi del panettone gastronomico, ricco di sandwich golosi!
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Primi
Ravioli in brodo (magari ripieni di seitan o soia) o magari pasta ripiena come questi cappellacci
Queste sono lasagne ai broccoli
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Secondi
Qui andiamo sui classici arrosti (di seitan) questo con kumquat
aglio, alloro, arrosto, brodo, farina, kumquat, peperoncino, radicchio rosso, ricette vegan, rosmarino, Secondi, seitan, tamari,
L'arrosto per il Thaksgivin Day
aceto balsamico, affumicare, amido di mais, arrosto, brodo, cannella, carote, Giorno del Ringraziamento, maggiorana, mele, mirtilli rossi, noce moscata, ricette vegan, scalogno, Secondi, seitan, soia, tamari, tè,
affumicare, arrosto, brodo, carote, cipolle, farina, liquirizia, ricette natalizie, ricette vegan, salsa gravy, Secondi, seitan, topinambur, tè,
Perfetti anche i polpettoni fatti con legumi o questo polpettone di pane
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Fino alle più simpatiche polpette
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Possiamo anche sbizzarrirci con delle torte salate o delle Quiche
aglio, curcuma, farina di ceci, forno, mozzarella vegan, noce moscata, panna soia, pasta brisè, porro, quiche, radicchio rosso, ricette vegan, scalogno, Torte salate,
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aglio, bauletto, ciambella, crema, farina di ceci, forno, latte di soia, noce moscata, noci, pane grattugiato, panna soia, patate, porro, ricette vegan, Salutiamoci, Torte salate,
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Contorno
Le carinissime patate duchessa
E la fantastica insalata di arance
Per arrivare alle cose un po' più particolari come questo cavolfiore alla piastra
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Formaggi
Vi propongo anche i formaggi vegetali, ce ne sono proprio tanti, andate a curiosare un po' qui.

Crudo
Il crudo non è proprio nella tradizione ma se vi va date un'occhiata qui.

Dolci
Finiamo con i classici: torrone (ci stiamo lavorando)
Croccante di mandorle (versione full-optional)
Il pandoro (fatto lo scorso anno e portato da amici, dovrò rifarlo va)
Il panettone (qui in versione mini e cupcake) magari ci aiutiamo con delle creme tipo la pasticcera semplice o all'arancia.
Biscotti di Natale allo zenzero, cioccolato, cardamomo, cannella. Qui trovate come fare la ghiaccia reale.
Con questa ricetta vi do due idee: i segnaposto
E il Babbo Natale (ci trovate anche altre 3 ricette per farlo)
E chiudiamo con un buon succo di mela speziato.
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Ecco qui finita la carrellata, magari per il prossimo anno mi metto d'impegno e ne faccio altre di nuove, comunque prima di Natale sicuramente pubblicherò qualche ricetta ... stay tuned! ^_^


martedì 2 dicembre 2014

Burro di nocciole (o di altra frutta secca)

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Pensavo fosse andato perduto invece ho ritrovato il macinacaffè di mia mamma. A mio padre non serviva così me lo sono portato a casa e l’ho messo all’opera per sminuzzare piccole quantità di cibi molto resistenti, come per esempio la frutta secca. Da quando ho rotto il mio frullatore non riesco più a farmi bene i formaggi crudisti perché il frullatore che uso non ce la fa. Allora mi è venuta proprio in mente l’idea del burro di mandorle ma poi la mia attenzione si è spostata sulle nocciole che in quei giorni mangiavo di continuo, non so perché ma ogni tanto mi prende la fissa di mangiare sempre lo stesso alimento fino a che finisce o mi stufo, quello era il periodo delle nocciole. Così penso al burro di nocciole e ne divento drogata!!! Praticamente come il burro di noccioline ma di nocciole secondo me è moooolto più buono, forse perché io adoro le nocciole.

Con questa meraviglia ci ho fatto anche il ripieno dei tartufini del dolce crudista, non vi dico che buonerrimo!!! 

Ingredienti
- nocciole

Prendete un frullatore potentissimo, di quelli con il contenitore piccolo, oppure usate come me un macinacaffè (o un frullatore più moderno!). Frullate le nocciole fermando ogni tanto per evitare di surriscaldare le lame e quindi la crema, fino a che le nocciole rilasciano il loro olio e si forma una cremina liscia e burrosa.

Potete utilizzare questo burro per spalmarlo sul pane, è già buonissimo da solo ma è ottimo anche con sopra della marmellata. Potete usarlo anche per mantecare i risotti o per farci dei dolcetti crudisti. Si può fare anche con la frutta tostata, come per esempio le nocciole che trovate in sacchetto.

Con lo stesso procedimento si possono ottenere le creme anche di altri tipi di frutta secca, come il burro di mandorle o quello di arachidi oppure anche la crema ai semi di sesamo, la famosissima tahin, è semplicissimo, basta veramente soltanto un ottimo frullatore.
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giovedì 20 novembre 2014

Mattonella raw al cacao e arancia con tartufi al burro di nocciola

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Tra il corso dei formaggi crudisti e la voglia di provare a fare qualcosa di nuovo di crudo ora che è le temperature si sono abbassate e mangio più cotto mi era venuta voglia di sperimentare, poi è arrivata Stefania con il suo contest ed allora mi sono lanciata in questa nuova ricetta veramente mooooolto buona, con tre sapori diversi, ognuno buono da solo ma anche insieme il connubio è perfetto, avete presente le torte di cioccolato e arancia? Ecco tradotta la ricetta in una versione crudista, con dei tartufi con il ripieno alla nocciola … lo so, lo so, è supergolosa vero? E poi è perfetta per darvi una sferzata di energia, tra la frutta secca e la polvere di guaranà sarete pieni di energia per tutto il giorno!

Ah se volete aiutarmi a vincere il contest andate a cliccare sulla mia foto? Grassieeeee!!!
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Ingredienti
- 200g di noci brasiliane
- 50g di okara di mandorle
- pizzico di sale
- 4 datteri medjhul
- guaranà in polvere
- cacao crudo in polvere
- olio di cocco vergine
- curcuma
- arancia
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Mettete in ammollo le noci brasiliane per un giorno. Io poi ho utilizzato la polpa delle mandorle dopo aver fatto il latte di mandorle ma potete usare anche le mandorle fresche, in tal caso mettete in ammollo anche le mandorle.

Il giorno dopo scolate le noci dall’acqua (ma non buttatela, tenetela da parte) e frullatele aggiungendo un po’ di acqua del loro ammollo, l’okara di mandorle (o le mandorle intere), i datteri, un cucchiaino di guaranà in polvere ed un pizzico di sale. Frullate fino ad ottenere un composto più liscio che potete, questo dipenderà dal vostro frullatore, il mio non rende l’impasto come una crema ma va bene lo stesso.

Ora dividete l’impasto in due parti, una leggermente più grande dell’altra e mettete nella parte maggiore del cacao crudo in polvere, mettetene un po’ alla volta cercando di capire quando per voi può bastare per ottenere il colore che vi va bene, mescolate bene e togliete 3 cucchiai di composto con i quali poi faremo i tartufi. Nel composto rimanente aggiungete 2 cucchiai di olio di cocco fatto sciogliere a bagnomaria in acqua tiepida e mescolate bene.

Nell’altra parte aggiungete una punta di cucchiaino di curcuma e 1 cucchiaio colmo di polvere di buccia d’arancia essiccata, 2/3 cucchiai di succo di d’arancia e 2 cucchiai di olio di cocco e mescolate bene.
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Ora prendete una formina da plumcake media (la mia è cm 18x8x5h), foderatela di pellicola e versate prima una parte di composto all’arancia, poi aggiungete metà circa del composto al cacao, ancora arancia e finite con il cacao. Ricordate di premere e livellare bene ogni impasto prima di passare all’altro per evitare che restino degli spazi o delle bolle d’aria. Mettete in frigo alcune ore (io l’ho lasciato tutta la notte).

Ora preparate i tartufi dividendo in 3 l’impasto, formate delle palline, schiacciatele sul palmo della vostra mano, inserite un pezzetto di burro di nocciole (frullando delle nocciole fino ad ottenerne una crema liscia) e chiudete bene, date la forma sferica e mettete in frigo a raffreddare.

Al momento di servire mettete il piatto da portata sopra lo stampino, capovolgete e sfilate lo stampino delicatamente, togliete la pellicola e decorate con i 3 tartufi. Tagliate a fette e servite subito. Potete anche lasciarla in freezer per una mezz’oretta prima di servire, lasciando a temperatura ambiente per un quarto d’ora prima di tagliarla.
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domenica 16 novembre 2014

Broccoli e cavolfiore fritti

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Non friggo quasi mai, direi una o due volte l’anno, a Carnevale qualche dolcetto tipico ci scappa sempre, ma di solito tendo ad evitare visto che non è poi così sano. E poi a casa ti lascia quel profumino :P

Quelle volte che lo faccio però cerco di fare qualcosa di diverso ogni volta, così per sperimentare, per cambiare e creare qualcosa di nuovo. Questa pastella resta morbida, non diventa croccante ed è perfetta per avvolgere questi ciuffetti verdi. Anche il giorno dopo resta perfetta, se volete provare una pastella diversa provate questa. ^_^

Ingredienti
- broccoli
- cavolfiore
- 6C colmi di farina di ceci
- 3C di semolino di riso
- curcuma
- pepe
- bicarbonato
- sale
- olio evo
- melissa secca

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Per prima cosa preparate la pastella mescolando le farine con un pizzico di curcuma per dare colore, un pizzico di pepe per attivare le proprietà della curcuma, un pizzico di bicarbonato per rendere soffice la panatura ed il sale.

Pulite i cavoli e ricavate dalle teste dei piccoli ciuffetti.

Mentre scaldate abbondante olio in una padella con le pareti alte, immergete i ciuffetti di cavoli nella pastella, quindi friggete alcuni ciuffi alla volta per non far abbassare la temperatura, girate sui due lati fino ad ottenere la doratura della panatura. Passatele nella carta assorbente per far assorbire il più possibile l’unto. Servite con delle salse acide per contrastare l’unto, io ho usato della salsa di pomodoro e melissa e della marmellata di prugne.
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lunedì 10 novembre 2014

Portobello scottato

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L’altro giorno sono passata davanti al negozietto dei funghi, entro per vedere cosa c’era e mi compro le trombette nere per il pranzo di domenica con amici. Uscendo butto l’occhio e li vedo … li avevo visti solo nei blog americani e mi attirava molto l’idea di mangiarmi questo fungo enorme, magari panato o semplicemente ai ferri. Sono molto polposi, con una consistenza compatta e morbida, deliziosi e dal colore nocciola e la superficie più scura che, una volta tagliato, sembra che si sia fatta una crosticina esterna. La preparazione è semplicissima, perfetta per un pasto veloce, perché si prepara in un attimo, così per rispondere a chi dice che per mangiare vegano bisogna cucinare a lungo, mentre la facilità del mangiare onnivoro è proprio che basta mettere su una bistecca o un pezzo di formaggio ed il pasto è pronto, ecco, a parte che i piatti vegani pronti in pochissimi minuti esistono numerosi, con questa ricetta ne avete un esempio in più.

Ingredienti
- 1 fungo portobello
- olio evo
- salsa tamari
- verdure a piacere per contorno
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Togliete il gambo al fungo e pulite la testa con una spugnetta bagnata. Sporcate il fungo su entrambi i lati con un po’ d’olio e di tamari e mettetelo in padella, fate andare a fuoco vivo per mezzo minuto per lato, girandolo poi su entrambi i lati (quindi cottura totale = 2 minuti). Spegnete il fuoco, mettete un coperchio e lasciate per qualche minuto a perdere tutta l’acqua (diminuirà di dimensioni, ma di poco) mentre preparate le verdure. Buttate via il liquido rilasciato, tagliate a fette, impiattate e mangiate.
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sabato 1 novembre 2014

Sformato di patate viola e lenticchie rosse

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È arrivato il fresco e a me viene voglia di cucinare, soprattutto di sperimentare e provare nuovi sapori e nuovi abbinamenti. Questo tortino nasce dalla voglia di rifare i tortini di patate che tanto mi piacevano quando mangiavo patate regolarmente (ora le mangio ancora ma mooolto meno spesso). Erano semplici tortini di patate e mozzarella (vegan ^_*) ma io ne andavo matta! Qui invece ho voluto aggiungere le versatili lenticchie e cambiare il colore delle patate ma il concetto è quello.

Ingredienti
- 3 patate viola
- 150g di lenticchie rosse
- ½ cipolla
- 2 spicchi d’aglio
- sale
- paprika forte
- olio
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Lessate le patate con la buccia.

Intanto mettete in padella l’aglio, la cipolla ed un po’ d’olio e fate imbiondire, quindi aggiungete le lenticchie e coprite con dell’acqua, fate andare a fuoco vivace finché l’acqua si assorbe ed evapora, quindi versatene altra (meglio calda così non si ferma il processo di cottura), il tutto per una decina di minuti.

Ora preparate la mozzarella con un solo cucchiaio di fecola in modo che venga molto più morbida ma non liquida (tipo besciamella). Potete usare anche farina o amido e al posto del burro di soia mettete l'olio, così non usate l'olio di palma, e se volete potete farla anche senza panna di soia.
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Quando le patate sono pronte fatele raffreddare quindi pelatele e tagliatele a fettine. Prendete una pirofila, sporcatela d’olio, quindi mettete uno strato di patate, uno strato di lenticchie e ricoprite di mozzarella, ancora uno strato di patate, uno di lenticchie ed uno mozzarella. Potete fare due o tre strati, non di più. Finite sempre con la mozza che poi in forno si forma la crosticina. Infornate al massimo per un quarto d’ora circa, verificate che non si bruci sopra. Aspettate che diventi tiepido prima di aprire le cerniere delle teglie o prima di tagliare il tortino altrimenti la mozza troppo calda e liquida si andrà a spalmare sul piatto.

Io ho fatto uno sformatino a 3 strati ed uno ad uno strato solo. Ottimi anche il giorno dopo o freddi.
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Con questa ricetta partecipo al contest Una LENTICCHIA tira l’altra di Kucina di Kiara


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