martedì 30 ottobre 2012

Praline di castagne e mandorle

Ogni tanto vengo presa dalle voglie improvvise … mi si accende un’idea e devo realizzarla, non penso ad altro. Questa cosa in cucina succede spesso. Avevo le prime castagne comprate quest’anno e, oltre a fare le caldarroste, volevo provare un altro modo per ricettarle, presa dal tema di questo mese di Salutiamoci, tenuto dalla bravissima Alice di Kitchen Bloody Kitchen.
Inoltre sono stata ispirata da questo bellissimo contest dai sapori autunnali, con ricette finger food, che adoro, e da quest’altro che calzava a pennello con le mandorle. Così l’idea si è materializzata ed ecco qui questi bon bon delicati, morbidi, mediamente dolci e gustosi … uno tira l’altro! ^_^

Ingredienti per 24 praline
- 125g di castagne lessate
- 60g di mandorle
- 60g di tofu bianco
- 1C di malto d’orzo
- cannella
- cardamomo
- un pizzico di sale
- cacao in polvere
Incidete le castagne e lessatele per circa 40 minuti. Aspettate che si raffreddino, quindi pelatele (il peso indicato si riferisce alle castagne lessate e pelate). Frullatele insieme tutti gli ingredienti tranne il cacao.
Formate delle palline con le mani (le mie pesavano circa 13g l’una), passatele nel cacao in polvere e via, sono pronte! ^_^
Se volete rendere ancora più golosi questi dolcetti potete immergerli nel cioccolato fondente sciolto, metterli su carta forno finché il cioccolato si indurisce e creare così dei cioccolatini o dei pops croccanti.

Con questa ricetta partecipo al Contest “Le mandorle” del blog Un tavolo per quattro

Con questa ricetta concorro al Contest Felici e Curiosi delle due pazzerelle Ravanello Curioso e Le delizie di Feli con un giudice d'eccezione: Marco Bianchi de I Magnifici 20



Aggiornamento di aprile 2013: questa ricetta va nella raccolta Salutiamoci, questo mese ospitato da Francesca (I Paciocchi di Francy) con protagoniste le mandorle. ^_^

lunedì 29 ottobre 2012

A di Amelio

Per il compleanno di Amelio ho preparato alcune ricettine, una di queste un dolce a forma di A fatto con il li.co.li.

È venuto sofficissimo e per questo ringrazio il lievito! È venuto dolce il giusto, con un ripieno di marmellata di uva. È venuto un po’ troppo scuro, complice una doccia troppo lunga … ma per questo il rimedio è semplicissimo! ^_^

Ingredienti
- 10g di li.co.li.
- 15+35+100+200g di farina manitoba
- 1 lime
- 50g di zucchero di canna
- 20g di burro di soia
- sale
- marmellata di uva
- mandorle

Rinfrescate il li.co.li. la mattina con 15g di acqua e 15g di farina e lasciate fermentare. Nel pomeriggio aggiungete 35g di acqua e 35g di farina e lasciate fermentare. La mattina fate il poolish con 100g di acqua e 100g di farina e lasciatelo lievitare tutta la notte.

La mattina dopo impastate con tutto con il resto della farina, il succo di 1 lime, lo zucchero di canna, un pizzico di sale ed il burro di soia ammorbidito. Impastate per bene e lasciate lievitare tutto il giorno o comunque fino al raddoppio.
Appena pronto stendete con le mani l’impasto a forma lunga (a me è venuto di circa 50x10cm), stendete sopra la marmellata e delle mandorle tritate, arrotolate per la parte lunga (a me è venuto un giro e mezzo), incidete per il lungo nel retro (non tagliate tutto come nell’Angelica, solo un’incisione fino alla marmellata), attorcigliate su se stesso e formate una A.

Mettete a lievitare in forno spento con la luce accesa per un paio d’ore (o comunque fino al raddoppio), quindi spennellate con del latte di soia ed informate per 25 minuti (io l’ho lasciato 30) a 170°.


venerdì 26 ottobre 2012

Amelio e Villa Bruna

Chi è Amelio? La storia è lunga e a raccontarla non dovrei essere io, quindi non la racconto. Dico solo che è un nano e che il 12 ottobre di 4 anni fa stato liberato da una schiavitù da scrivania. Così abbiamo festeggiato il suo compleanno in uno dei nostri incontri veg.

A lungo dibattuta se raccontarvi o meno la storia, non vorrei che ci prendessero per strani più di quanto non accada già solo per il fatto che siamo vegani, ho deciso di illustrarvi giusto la nostra giornata per la prima volta a Villa Bruna e farvi vedere un po’ di piatti molto “erba” e poco “sostanza” tipicia di noi veg. ^_^

Lasagne ai funghi
Pizza alle verdure
Pasticcio di seitan in crosta
Patate in tecia
Pane mais e crostini alla zucca
Pane di farro e olive
Pasticcio di crepe ai funghi
Seitan affumicato al thé
I tre dolci: torta BiancaNera, crostata ai mirtilli e A di Amelio
La pianta tappeto
Alla fine del pranzo ricchi giochi in tema nanesco e canti.

giovedì 25 ottobre 2012

Li.co.li.

Eccoci qui, dopo un mese di prove posso finalmente pubblicare un articolo con le mie considerazioni su questo lievito a coltura liquida (da qui l’acronimo).

Un giorno, facendo “zapping” tra diversi siti, trovo questo acronimo in questo blog e comincio a leggere, interessatissima dalla semplicità di questo lievito penso a rifarlo ma mancano altre informazioni così vado a leggere i tanti articoli di Anna e integro con queste indicazioni. Lascio al tempo il lavoro più grande, quindi comincio a panificare e ne sono entusiasta! Semplicissimo, soffice, gustoso … perfetto!!!

Tiro un po’ le somme del lavoro fatto (tutte le considerazioni alla fine) e vi spiego che ho messo insieme le indicazioni di tutti e tre i blog per la creazione del licoli, poi però il metodo di Anna sul suo utilizzo, usando 10g di lievito ed i pseudo-rinfreschi, mi è parso così semplice ed immediato che non ho potuto fare a meno di farlo mio. Grazie mille Anna, sei un pozzo di idee!

Tra l’altro lei ha inventato una serie di licolfrutta da far paura! Andate a vedere che fantasia e che facilità nelle creazioni!

PS: questo post verrà integrato dalle nuove scoperte che faccio grazie anche ai suggerimenti che ricevo! ^_^

Creare il li.co.li.

Ingredienti per creare il licoli – start
- 65ml di acqua a 25°
- 50g di farina manitoba
- 2c di yogurt di soia

Ingredienti per creare il licoli – rinfreschi
- 65ml di acqua a 25° per ogni rinfresco
- 50g di farina manitoba per ogni rinfresco

Ingredienti per creare il licoli – la biga di controllo
- 22ml di acqua a 25°
- 78g di farina manitoba

Ecco come ho fatto io: questa la partenza, Anna dice che non è sempre facile partire da qui, io non ho avuto nessun problema, quindi ve ne parlo, nel caso non va potete sempre seguire le sue indicazioni per convertire la pasta madre o per fare i licolfrutta.

1° giorno
La mattina mettete in una ciotola di vetro gli ingredienti e mescolate bene con la forchetta per avere un composto liquido senza grumi e lasciate a fermentare in una credenza coperto con un panno.
La sera aggiungete altri 65ml di acqua a 25° (io ho semplicemente aperto il rubinetto dell’acqua calda che non è arrivata ma almeno non è scesa acqua gelata) e poi 50g di farina (basta con lo yogurt). Pulite gli sbavi di composto perché si seccano e possono inibire la lievitazione se entrano in contatto con il nostro composto.
2° giorno
La mattina dopo ripetete il procedimento: 65ml di acqua e 50g di farina. Già a partire da questo rinfresco si cominciano a notare delle bollicine sulla superficie del nostro impasto.
La sera di nuovo. Le bollicine dovrebbero essere più numerose ed il composto dovrebbe gonfiarsi.
Tutti i bordi vanno puliti
3° giorno
La mattina avete un bel bottino, tenete solo 100g di licoli, il resto andrebbe buttato, io invece l’ho usato per fare dei grissini (erano una prova quindi non li ho fotografati). Questi 100g rinfrescateli di nuovo con 65ml di acqua prima e 50g di farina poi.
La sera tenete di nuovo 100g (io con il resto ho fatto la biga e poi del pane non fotografato) e rinfrescate.
Bordi puliti, contenitore pulito.
4° giorno
La mattina ripetete il rinfresco su 100g, mentre con il resto (circa 50g) provate a fare una biga per vedere se il lievito è pronto, cioè aggiungete al composto 22ml di acqua e 78g di farina, impastate per bene, fate le incisioni a croce e mettete a lievitare in forno spento con la luce accesa e sopra un panno, deve triplicare in 8 ore.
La sera se il lievito è pronto ripetete il rinfresco su 100g di licoli e mettete in frigo, altrimenti rinfrescate, riprovate a fare la biga e ripetete questo punto la mattina dopo.

Se la biga triplica, il lievito (siamo circa a 215g) è pronto e potete metterlo in frigo in un contenitore di vetro con il coperchio chiuso. Lo potete tenere in frigo, rinfrescarlo solo una volta al mese, e tirarlo fuori solo quando vi serve per panificare. Come? Semplicissimo!

Usare il li.co.li.

Ingredienti per l’utilizzo del licoli – 1° rinfresco
- 10g di licoli
- 10ml di acqua a 25°
- 10g di farina manitoba

Ingredienti per l’utilizzo del licoli – 2° rinfresco
- il risultato del 1° rinfresco (circa 30g di impasto liquido)
- 30ml di acqua a 25°
- 30g di farina manitoba

Ingredienti per l’utilizzo del licoli – poolish
- il risultato del 2° rinfresco (circa 90g di impasto liquido)
- 120ml di acqua a 25°
- 120g di farina manitoba
Poolish lievitato

La mattina prendete solo un cucchiaio di licoli, cioè 10g, aggiungete 10g di acqua, mescolate, aggiungete 10g di farina, mescolate bene e lasciate a fermentare in una credenza.
Nel pomeriggio aggiungete al composto 30g di acqua, mescolate, aggiungete 30g di farina, mescolate bene e lasciate nuovamente a fermentare in una credenza.
La sera fate il poolish aggiungendo 120g di acqua e 120g di farina, mescolate bene e lasciate lievitare tutta la notte.
La mattina dopo aggiungete il resto degli ingredienti della ricetta che avete scelto (ricordatevi di togliere dal calcolo i grammi utilizzati per il poolish), impastate per bene e lasciate lievitare tutto il giorno (1° lievitazione). Nel tardo pomeriggio potete dare la forma a quello che avete creato e lasciare in forma a lievitare (2° lievitazione), per poi cucinare la vostra creazione la sera.

  • Tempi: con questo metodo per avere il pane la sera dovete partire la mattina del giorno prima, lo so, non è veloce e non premia le voglie improvvise di panificare! ^_^ Ma se sapete organizzarvi l’attesa vi ripaga dell’impegno. Se invece avete fretta penso che si può usare più licoli e diminuire i tempi, io ancora non l’ho fatto se non durante le prove, quando sarà vi farò sapere.
  • Gusto: il prodotto finale non sa di acido come la pasta madre ed i gusti aggiunti vengono esaltati.
  • Quantità: fin’ora ho usato le ricette di Anna, comunque riporto quello che ha detto lei: per il pane il poolish dev’essere un terzo del totale, per i dolci il poolish dev’essere la metà del totale.
  • Rinfreschi: rinfrescate il licoli almeno una volta al mese, se non lo usate, se invece lo usate va integrato rinfrescandolo quando arriva a 100g.
  • Pseudo-rinfreschi: i due rinfreschi ed il poolish servono a dare aria al composto e rendere soffice e digeribile il prodotto finale, questo perché la lievitazione è arrivata gradatamente, se ne può saltare uno a scapito della morbidezza. Se panificate dopo il rinfresco mensile saltate un passaggio.

Per me, che panifico se va bene una volta a settimana, questo metodo è strepitoso! Naturale, semplice, facile al punto da riuscire tutto anche a me! ^_^


mercoledì 24 ottobre 2012

Conferenza Next

Ormai è passato quasi un mese e per dovere di cronaca vi racconto brevemente della mia esperienza a Next, Salone Europeo della Tecnologia e della Scienza che si è svolto a Trieste e quest’anno il tema era il cibo.

Questa manifestazione ha riempito per una settimana ogni angolo della città di conferenze, dibattiti, laboratori e mostre sul tema cibo e dintorni.

Qui trovate il sito di Next e vi trovate anche il programma che però illustrava solo le manifestazioni di Trieste centro, mentre ogni rione o borgo che organizzava dei momenti d’incontro aveva il suo programma.

Io ho partecipato domenica 30 settembre a Borgo San Sergio, nella parte est di Trieste, grazie a Tiziana che ha creduto in me ed ha voluto che io raccontassi il perché della scelta vegan, motivi etici, salutistici, ecologici, economici, sociali, nell'incontro “Cambiare si può”, organizzato da Programma Habitat Microarea Borgo San Sergio e GAS, in collaborazione con il Comune di Trieste.

È stata una chiacchierata informale in una piazza di periferia in un orario in cui le persone, piene di cibo del pranzo domenicale, si preparavano per uscire a fare una passeggiata, gli organizzatori stavano ancora allestendo gli stand, andando e venendo dalle sedie messe in circolo per la conferenza, ed il sole splendeva forte e caldo prima di lasciar posto a dei nuvoloni minacciosi.

Alcune domande, alcune obiezioni, alcune considerazioni, tante cose ancora da dire, tutto da far vedere, tanta voglia di continuare, alcune persone interessate a cambiare … questa la parte migliore di quella domenica pomeriggio. Insieme alla pasta madre che mi sono portata a casa! ^_*


martedì 23 ottobre 2012

Briciole di caldarroste … sulla pasta

Stavo studiando una ricetta per partecipare al mese di ottobre di Salutiamoci, ospitato dalla bravissima Alice, che ha come tema le castagne. Ho notato che è veramente tanto che non uso questo prodotto al di là delle caldarroste. Infatti anni fa ricordo che preparavamo, insieme agli amici, crepe con la farina di castagne, le lasagne, i ravioli, zuppe ed altre ricette gustosissime … la mia dispensa non vede quella farina da anni ormai. In effetti negli ultimi anni ho mangiato moltissime castagne ma tutte arrostite nella padella che ormai dedico solo a loro … allora ho pensato che con tutte le cose che avevo in questi giorni tra la fine del contest, la mia vita privata e professionale da sistemare, una diminuita voglia di creare dovuta ad un periodo un po’ particolare, rischiavo di non trovare delle buone idee. Così ho comprato le prime castagne e, pensa che ti ripensa, ho deciso che il piatto avrebbe incorporato le castagne così come le ho mangiate negli ultimi anni ma in versione primo piatto. Il risultato è gustoso con differenze di consistenza tra il morbido del tofu ed il croccante delle caldarroste. Simpatico! ^_^
Ingredienti per 2 persone
- 120g di sedanini di grano duro alla canapa
- olio evo
- castagne
- sale grosso
- sale nero

Per prima cosa vanno fatte le caldarroste: fate dei tagli sulle castagne e fate arrostire a fuoco basso su tutti i lati.
Mettete a cucinare i sedanini in acqua salata, intanto schiacciate il tofu in una padella, aggiungete un filo d’olio e cucinate a fuoco basso, aggiungete del sale nero ed un goccio di latte di soia per rendere il tofu cremoso, scolate i sedanini, versateli in padella e “mantecate” mescolando la pasta con il tofu.

Impiattate, cospargete di Grana Vegan, sbriciolate le caldarroste, cospargetele sopra la pasta e buona degustazione! ^_^
Poi ho rielaborato questa ricetta anche con altri ingredienti:

Ingredienti per 2 persone
- 120g di sedanini di grano duro alla canapa
- olio evo
- ½ cipolla rossa
- 1 carota
- una manciata di olive nere
- un pezzetto di pane vecchio
- castagne
- sale grosso
- sale nero

Il procedimento è lo stesso, preparate le caldarroste e cucinate la pasta in acqua salata. Mettete in padella la cipolla tagliata a fettine con le carote tagliate fine ed un filo d’olio, cucinate a fuoco basso, aggiungete quindi il tofu schiacciato con la forchetta ed il pane a pezzetti, si ammorbidirà un po’ in padella, prenderà i sapori e sarà bello gustoso nell’insieme. Quando pronto aggiungete le olive tagliate a pezzetti e la pasta scolata, aggiungete un po’ di latte per rendere più cremoso il condimento e fate insaporire per bene la pasta.

Impiattate, cospargete di Grana Vegan e di caldarroste a pezzetti.


venerdì 19 ottobre 2012

Vincitori del contest e libro delle ricette


Eccoci qui a decretare i Vincitori del primo Contest di Golosità Vegane!

Per prima cosa vorrei ringraziare tutti i partecipanti per le deliziose ricette, per aver pensato alla ricetta espressamente per il Contest, per aver dedicato del tempo al mio primo Contest, mi siete stati vicini ed ho sentito tutto il vostro affetto! ^_^

E poi ringrazio i Supermercati Biolife per i premi gentilmente offerti ai vincitori ed in particolare Maeba, molto gentile e disponibile, che mi ha consigliato ed assistito in questo percorso. I regali sono delle borse di tela piene di prodotti dolci o salati, tutti rigorosamente vegan e bio! Purtroppo trovate questi negozi solo a Trieste, Udine e Monza, ma se siete della zona passate di lì, il personale è sempre gentile, i prodotti, beh, sono bio, ed i prezzi sono ottimi con molte offerte ogni settimana.
Ma veniamo ai vincitori. Ragazzi devo dire che è stata durissima, tutti i piatti avevano qualcosa che li avrebbero resi vincitori, moltissime ricette si sono battute fino alla fine per la vittoria, molte le posso considerare di alta cucina, con presentazioni stratosferiche! Molti piatti avevano dei gusti e degli accostamenti deliziosi! Siete stati bravissimi tutti! E penso che il prossimo contest che organizzo premierò più ricette ma in questo il vincitore può essere solo uno quindi ecco qui:



Per la Sezione Salata

Un piatto semplice nella sua ideazione ma geniale, facile nell’esecuzione ma di grandissimo effetto, presentato in modo sublime con accostamenti di sapori particolari, la dolcezza della zucca, l’acidità del vegrino aromatizzato al basilico, pochi ingredienti che sanno creare un antipasto o contorno delizioso e accattivante. Piatto adattissimo ad essere presentato agli onnivori o a chi si sta avvicinando alla scelta vegan, consiglio a tutti i non vegan (vegetariani in primis) di assaggiare il vegrino e sostituirlo ai formaggi spalmabili.












Per la Sezione Dolce

Questo dolce ha catturato subito la mia attenzione per la complessità della sua lavorazione e per la presentazione studiata appositamente per essere di grande effetto. La delicatezza della ricotta di soia aromatizzata con erbe spontanee, la composta di melone al lime, la frolla insaporita alle mandorle, la decorazione con le foglie di frolla, rendono questa torta dai sapori estivi perfetta per un incontro aperto a tutti! Un non vegan dovrebbe provarla per capire cosa si perde! ^_*




I vincitori riceveranno una bella borsa piena di prodotti gentilmente offerti dal
   La borsa della sezione salata                e quella della sezione dolce
 


Ed ora i vincitori del Contest parallelo su Facebook:

Per la Sezione Salata


Per la Sezione Dolce

 
















Vincono una borsa piena zeppa di prodotti gentilmente offerti dal Supermercato Biolife.


PS: i vincitori possono prelevare il logo con la coccarda del 1° posto per sfoggiarlo nel proprio blog! E poi spedirmi una quintalata di quella ricetta! ^_^


Il libro delle Ricette
Tutte le ricette partecipanti le trovate direttamente nel post del Contest.

Se invece volete sfogliare il libro delle ricette partecipanti, in formato PDF, potete semplicemente cliccare QUI, oppure potete sfogliarlo e scaricarlo da qui sotto. Avviso tutti gli Autori che ho tagliato le parti personali descritte nel post lasciando solo le parti riguardanti la ricetta.


Ricette Contest Golosità Vegane d'Autore



martedì 16 ottobre 2012

Involtini primavera

Antipasti, carote, cinese, cipolle, crauti, Etnico, fogli di riso, forno, ricette vegan, riso, salsa dolce piccante, spaghetti, tamari, zucchine,
Altra ricettina preparata per una delle cene del mio compleanno. Semplicissimi involtini che mangiamo al ristorante cinese ma fatti con i fogli di riso e cotti al forno. la preparazione è semplice, ci sono diverse cose da preparare, si possono fare nel pomeriggio e poi si possono servire tiepidi, ma il giorno dopo no, il foglio di riso si indurisce e non sono più tanto buoni. Comunque ce ne siamo scafati 3 o 4 a testa … ahahaha i soliti mangioni! ^_^

Ingredienti
- fogli di riso (gallette tonde per involtini)
- carote
- zucchine
- cipolla rossa di Tropea
- crauti
- spaghetti di riso
- salsa tamari
- olio evo
- salsa dolce piccante

Per prima cosa si preparano tutte le verdure tagliando a fettine la cipolla, a julienne carote e zucchine e cucinando i crauti (io ho usato la ricetta base). Mettete tutte le verdure in padella con la salsa tamari ed un filo d’acqua e saltate per qualche minuto.

Nel frattempo lessate dell’acqua non salata e versateci dentro gli spaghetti di riso. Dopo un paio di minuti scolateli e metteteli in padella con le verdure, saltate per un minuto, aggiungete un filo d’olio evo, mescolate bene e lasciate a raffreddare.

Quando le verdure sono tiepide prendete una galletta, bagnatela sotto l’acqua corrente, aspettate fino a che si è ammorbidita, quindi versateci sopra delle verdure e degli spaghetti a formare un rettangolo, piegate la parte inferiore sopra il ripieno, piegate i lati esterni verso l'interno, quindi girate l’involtino verso l’alto e mettete su una teglia con carta forno oliata.
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I fogli di riso si chiudono da soli, basta che quando li mettete sulla teglia li girate su entrambi i lati così si ungono d’olio e non si attaccano. Ne basta uno solo per involtino se li cucinate in forno, se li friggete vi consiglio 2 fogli (cioè dopo aver fatto un involtino, mettetelo dentro un altro foglio e piegate nuovamente come indicato prima). Io li ho messi in forno a 180° per un quarto d’ora circa, comunque verificate la cottura, quando vedete che gli angoli si incominciano a scurire spegnete, sono pronti. Serviteli tiepidi con della salsa dolce piccante!

I veri involtini primavera, quelli che si mangiano dal cinese, oppure che si comprano da scaldare, non sono fatti di riso, sono fatti di una sfoglia di farina e acqua, io tempo afa avevo comprato queste sfoglie di riso e le sto usando per questi involtini. Dentro potete mettere anche dei germogli di soia fatti crescere in casa, io non ho fatto in tempo …
Antipasti, carote, cinese, cipolle, crauti, Etnico, fogli di riso, forno, ricette vegan, riso, salsa dolce piccante, spaghetti, tamari, zucchine,



lunedì 15 ottobre 2012

Nuvola di cipollotti

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In questi giorni sono stata a Roma, ci vado abbastanza spesso, per un motivo o per l’altro, e venerdì sera, a cena, mi hanno portato in un ristorante vegetariano. Mi piace scoprire posti dove si mangia vegan e mi fa molto piacere che le persone, per fare una cosa carina per me, decidano di mangiare tutti vegan. All’inizio ero deliziata, non vedevo l’ora di leggere il menù e già pregustavo i sapori. Il posto è gradevole, il menù prevede dei piatti rustici, della tradizione soprattutto romana, niente creatività, è suddiviso per tipologie vegan, vegetariano, carne e pesce, verde, blu e rosso. Poi vedo che non c’è nulla di rosso, per fortuna. Per i vegetariani molta scelta, fiori ripieni, polpette di melanzane, melanzane ripiene, gateau, ecc. Per i vegani invece alcuni antipasti, solo due primi (insalate di cereali) e tre secondi (seitan al curry, tofu alla pizzaiola, verdure gratinate). Il dolce è una delle cose a cui devo sempre rinunciare nei ristoranti onnivori, è praticamente impossibile trovarne uno senza prodotti animali, quindi mi aspettavo di trovarlo qui. Invece no, niente dolce per i vegan, fanno una torta di carote, il martedì mi sembra, e in cucina non c’è stata la flessibilità di organizzare qualcosa al volo (avevo proposto un po’ di crema pasticcera sopra della frutta anche se poi c’era solo l’ananas … ). Niente! Per fortuna che poi mi hanno portato a prendere del gelato alla soia molto buono! ^_^
Mi spiace molto, è sicuramente un posto da consigliare agli amici vegetariani (non ai vegani, ci sono molti posti migliori), anche per i prezzi buoni e poi la cameriera è stata gentilissima, ma zero flessibilità … 

Passiamo ora alla ricetta, una ricetta di recupero, delicata e gustosa. Vi ricordate le Cipolline e tofu in agrodolce? Nella seconda versione ho usato i cipollotti e buttar via tutti i gambi era improponibile, quindi ecco cosa ne ho fatto! ^_^

Ingredienti
- gambi di cipollotti
- 1 carota
- 1 patata piccola
- 1c di miso
- 1 bicchiere di latte di soia
- ¼ di bicchiere di olio di semi
- semi di papavero
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Pulite i gambi e metteteli in padella con dell’acqua, fate lessare insieme ad una carota ed una patata tagliate a pezzettini. Quando le verdure sono cotte abbassate il fuoco, frullate tutto con il frullatore ad immersione. Ora aggiungete il miso e mescolate bene, assaggiate per vedere se serve aggiungere qualche spezia, quindi aggiungete latte e olio e frullate ancora con movimenti verticali in modo da incorporare bene l’aria e vedrete che si forma della schiuma che non si smonterà. Volendo la potete usare anche per impiattare delle portate con la famosa “aria”.

Mettete nelle ciotole e cospargete con dei semini di papavero.
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Aggiornamento: con questa ricetta partecipo a Salutiamoci di febbraio 2013 sulle cipolle, cipollotti, porro e scalogno ospitato da La cuoca pasticciona.

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